Il sindaco Tagliaferri: “Un risultato atteso da decenni: la Casa di comunità diventa realtà a Capalle”

CAMPI BISENZIO – Un risultato atteso da decenni, per usare le parole del sindaco Andrea Tagliaferri. E che nei prossimi 14/15 mesi può diventare realtà grazie all’Accordo di programma siglato fra il Comune di Campi Bisenzio, la Società della Salute zona fiorentina nord-ovest, l’Azienda Usl Toscana Centro e Farmapiana Spa per la realizzazione della nuova […]

CAMPI BISENZIO – Un risultato atteso da decenni, per usare le parole del sindaco Andrea Tagliaferri. E che nei prossimi 14/15 mesi può diventare realtà grazie all’Accordo di programma siglato fra il Comune di Campi Bisenzio, la Società della Salute zona fiorentina nord-ovest, l’Azienda Usl Toscana Centro e Farmapiana Spa per la realizzazione della nuova Casa di comunità di Capalle, in via Narciso Parigi, un presidio moderno di quasi 2.000 metri quadrati destinato a diventare un punto di riferimento per la sanità territoriale e per i cittadini di Campi Bisenzio. Il progetto è stato presentato alla presenza dello stesso sindaco Tagliaferri e del presidente della Regione Eugenio Giani. Insieme a loro Antonio Iocca, presidente di Farmapiana, Camilla Sanquerin, presidente della Società della Salute zona fiorentina nord–ovest, e Lorenzo Roti, direttore sanitario dell’azienda Usl Toscana Centro. A realizzare i lavori sarà l’azienda Polistrade Costruzioni Generali per conto della società Tabernacolo Srl, proprietaria delle aree. L’immobile, una volta ultimato, sarà ceduto a Farmapiana. La parte di progettazione architettonica e strutturale, oltre alla direzione dei lavori, sarà affidata invece allo studio tecnico Edilprogetti società di architettura e ingegneria con sede a Prato.

La nuova struttura ospiterà i principali servizi sanitari e socio-sanitari di prossimità, garantendo risposte concrete e integrate ai bisogni della comunità: fisioterapia, ambulatori dei medici di medicina generale, consultorio, servizi infermieristici, diagnostica di base e numerosi altri servizi di supporto alla persona. L’intervento si inserisce all’interno di un progetto più ampio di potenziamento della rete dei servizi di prossimità, volto a rafforzare l’assistenza territoriale e ad assicurare una sanità più vicina, accessibile e di qualità. La nuova Casa di comunità affiancherà il presidio già attivo presso la Pubblica Assistenza, che sarà a sua volta ampliato e rinnovato, dando vita a un sistema integrato capace di coprire in modo efficace l’intero territorio comunale e che ospiterà il Centro di salute mentale.

“Me lo avete chiesto in tanti, e oggi posso finalmente dirlo: la nuova Casa di comunità si farà, – ha detto Tagliaferri – è un passo decisivo per la nostra città: i cantieri sono già aperti e, dopo più di vent’anni, Campi Bisenzio avrà finalmente un presidio Asl in grado di rispondere pienamente a tutte le esigenze sanitarie del territorio. Questa è una risposta forte e chiara di come questa amministrazione lavori, partendo dai bisogni reali delle persone, trasformando le richieste dei cittadini in risultati concreti e tangibili. In soli due anni siamo riusciti a sbloccare un percorso atteso da decenni, grazie a un lavoro costante, corale e condiviso con Farmapiana, la Società della Salute zona fiorentina nord-ovest e l’Azienda Usl Toscana Centro, che ringrazio sinceramente per la collaborazione”.

“Insieme al sindaco ho avuto il piacere di annunciare ufficialmente la realizzazione della nuova Casa di comunità per la città, che sorgerà a Capalle, di fronte ai nuovi insediamenti residenziali in via di completamento. Questo importante traguardo è il frutto di un lavoro di squadra tra l’amministrazione comunale e la Regione Toscana e rappresenta un esempio concreto di come, attraverso la perseveranza e la capacità di individuare soluzioni efficaci, si possano superare le criticità per garantire servizi essenziali ai cittadini”. “Non è stato un percorso semplice arrivare a questo risultato – ha continuato – ma proprio dalle difficoltà del passato è nata l’opportunità di una soluzione migliore, più moderna e veloce. Grazie al bando di Farmapiana, abbiamo individuato un immobile in costruzione a Capalle che risponde perfettamente alle nostre esigenze e ha dei vantaggi evidenti. A partire da tempi certi e rapidi: i lavori sono già in corso, il che ci consentirà di aprire la nuova Casa della Comunità entro la fine di questa consiliatura. Inoltre la struttura è molto ampia, avrà una superficie di almeno 1.900 metri quadrati, necessaria per ospitare tutti i servizi di una Casa di comunità moderna e attiva”. “Questa operazione – ha detto Giani – va oltre la semplice costruzione di un presidio sanitario: incarna la nostra visione per la sanità toscana, ovvero portare i servizi vicino ai cittadini, in strutture all’avanguardia, creando un sistema integrato che risponda in modo efficiente ai bisogni della comunità”.

“Il 2025 – ha spiegato Iocca – ci sta vedendo affrontare con successo due sfide importantissime: quella della nuova Casa di Comunità di Campi Bisenzio e quella dell’ingresso di nuovi soci. E mi preme sottolineare come questa sia stata una scelta condivida da tutto il Cda, che l’ha votata all’unanimità, ma anche dai Comuni soci, nessuno dei quali si è opposto compresi quelli più lontani territorialmente come Borgo San Lorenzo e Scarperia-San Piero a Sieve. Questo progetto riflette fedelmente il nostro modo di stare sul territorio: non ci occupiamo solo di farmaci, ma anche di servizi ai cittadini riservando grande attenzione al sociale. Vanno proprio in questa direzione anche altri grandi progetti che stiamo realizzando come i presidi ambulatoriali di Signa e di Lastra a Signa. Con i nostri 120 dipendenti, che voglio ancora una volta ringraziare per lo straordinario contributo che danno, siamo diventati una società benifit a tutto tondo, capace di prendere in carico anche progetti molto significativi come la Casa di comunità di Campi Bisenzio”.

“La vera sfida per le nuove Case di comunità è quella di cambiare la concezione stessa delle vecchie Case della salute: la questione centrale infatti riguarda i servizi ai cittadini e anche la capacità di coinvolgimento delle associazioni del Terzo settore presenti sul territorio, – queste le parole di Camilla Sanquerin, presidente della Società della Salute zona fiorentina nord–ovest – diventa infatti fondamentale impegnarsi nel capire quali sono i servizi da garantire in un contesto nel quale le fragilità del territorio si evolvono rapidamente: saper cogliere queste esigenze significa migliorare nell’immediato la qualità della vita dei cittadini”.

“Le Case di comunità nascono per garantire tutta una serie di servizi base per il territorio ma occorre grande sensibilità e attenzione alle esigenze specifiche di una realtà per di più complessa come quella di Campi Bisenzio per poterle poi realmente soddisfare, – ha concluso Roti – e quella di Campi Bisenzio nasce con la particolarità di partire da un progetto edilizio da personalizzare e adattare appunto a queste esigenze: proprio per questo scopo ci avvarremo del supporto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze come per altro abbiamo già fatto con ottimi risultati per la Casa di comunità delle Piagge”.