Casa di comunità, per i sindacati “notizia fondamentale”. Gandola: “Servono certezze”

CAMPI BISENZIO – “Si tratta di una notizia attesa da anni”: è questo il primo commento di Cgil-Cisl-Uil Firenze e dei rispettivi sindacati pensionati in merito alla Casa di comunità che sorgerà a Capalle. “Una notizia – aggiungono – che rappresenta un passo avanti fondamentale per una città che ormai supera i 50.000 abitanti e […]

CAMPI BISENZIO – “Si tratta di una notizia attesa da anni”: è questo il primo commento di Cgil-Cisl-Uil Firenze e dei rispettivi sindacati pensionati in merito alla Casa di comunità che sorgerà a Capalle. “Una notizia – aggiungono – che rappresenta un passo avanti fondamentale per una città che ormai supera i 50.000 abitanti e per l’intero circondario. La futura struttura sarà infatti un punto di riferimento anche per i cittadini dei comuni limitrofi, rafforzando la rete dei servizi sanitari e socio-sanitari pubblici. Da parte nostra ci diciamo estremamente contenti di questo risultato, figlio anche delle iniziative sindacali e della cittadinanza che, nel corso del tempo, hanno spinto con determinazione verso questo epilogo. L’accordo inoltre sancisce la scelta di una preminenza pubblica nella futura gestione, dentro l’alveo del sistema sanitario regionale. Un impegno qualificante che per noi rappresenta un valore irrinunciabile: garantire che la Casa di comunità sia e resti un presidio pubblico, accessibile e capace di rispondere ai bisogni di salute e assistenza della cittadinanza. È fondamentale ora che i lavori inizino e finiscano in tempi rapidi e certi, così come è indispensabile che Regione e Comune si impegnino fin da subito per garantire una mobilità adeguata, affinché la nuova struttura sia facilmente raggiungibile da tutti”.

Sulla Casa di comunità si è espresso anche Paolo Gandola, capo gruppo delle liste di centrodestra: “La realizzazione a Capalle si sta trasformando in un perenne gioco dell’oca: prima via Palagetta, poi via Orly, ora una terza ipotesi ancora in viale Narciso Parigi con l’ennesimo accordo integrativo dopo tutti quelli già firmati dal 2015 a oggi, tutti puntualmente disattesi. Un balletto imbarazzante che va avanti da anni e di cui i cittadini sono stanchi. Per anni Emiliano Fossi ha spacciato come certo il progetto in via Palagetta, un progetto mai decollato. Poi il sindaco Tagliaferri ha dato per certa la collocazione presso la Pubblica Assistenza in via Orly. Adesso spunta una terza soluzione, segno evidente di una mancanza di programmazione nei confronti della cittadinanza.vLa sanità territoriale ha bisogno di certezze, non di ipotesi da campagna elettorale. La collocazione a Capalle non ci aggrada, ma ora occorre andare avanti spediti, con un progetto vero, finanziato e con tempi certi. Così come occorrerà fin da subito rivedere il sistema dei trasporti locali per offrire nuovi collegamenti tra Campi e Capalle. Basta parole, servono fatti. E a oggi i fatti non ci sono”.