Centrodestra – Per il Cambiamento: “Bilancio di previsione con luci e ombre. Ci sarà vita amministrativa dopo il Pnrr?”

FIRENZE – Nella giornata di ieri il Consiglio metropolitano ha approvato, con il solo voto contrario del gruppo Centrodestra e civici per il cambiamento, “un bilancio – spiegano i consiglieri Claudio Gemelli, Vittorio Picchianti, Alessandro Scipioni e Gianni Vinattieri – che, seppur sia previsionale, presenta molte ombre. Ed evidenzia che la prossima fine della fase […]

FIRENZE – Nella giornata di ieri il Consiglio metropolitano ha approvato, con il solo voto contrario del gruppo Centrodestra e civici per il cambiamento, “un bilancio – spiegano i consiglieri Claudio Gemelli, Vittorio Picchianti, Alessandro Scipioni e Gianni Vinattieri – che, seppur sia previsionale, presenta molte ombre. Ed evidenzia che la prossima fine della fase dei finanziamenti Pnrr (2026), prelude ad uno stallo nella capacità d’intervento in opere pubbliche della Città metropolitana. In particolare, si prevede che dopo il 2026 le entrate per investimenti crollino dell’80%: da 137 milioni a 27 milioni nel 2027 e addirittura a 17 milioni nel 2028. Risultato: quasi azzerata la capacità di realizzare importanti opere pubbliche da parte della Metrocittà. Atra previsione critica riguarda le spese correnti; cioè le spese necessarie per l’erogazione dei servizi e il funzionamento amministrativo dell’ente. Si stima che nel 2026 e nel 2027 diminuiscano rispettivamente di 4.900.000 euro e di 5.200.000 euro: quali servizi non saranno finanziati rispetto al 2025?”

“In termini di equilibri di bilancio – aggiungono i consiglieri – è da registrare un disavanzo di 18 milioni di euro della parte investimenti; cioè, il cuore pulsante della missione amministrativa della Città metropolitana. Tale disavanzo è “teoricamente” compensato da un avanzo di 18 milioni della parte corrente. Con questo stanziamento si finanziano opere di manutenzione viaria e di edilizia scolastica. Fra queste ultime, appaiono eccesivi i 7 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione di un immobile di via Pergolesi che dovrebbe servire solo come “scuola volano” temporanea. Si consideri, infatti, che per realizzare interamente un nuovo plesso scolastico si investono cifre pari o di poco superiori a quelle previste per l’immobile di via Pergolesi”.

Per poi concludere: “Per le entrate da fiscalità locale si valutano in diminuzione (a parità di aliquote) quelle relative all’imposta provinciale di trascrizione (IPT) e all’imposta RCA. Ma si stimano in aumento gli introiti del tributo ambientale (5% sulla Tari che ogni Comune versa alla Città metropolitana). Quest’ultimo è da sempre un balzello non equo perché mette sullo stesso livello contributivo, comuni virtuosi e non nel campo della raccolta differenziata. Tale peculiarità andrebbe rimossa soprattutto in vista del passaggio da Tari a Taric che acuirà il peso fiscale su famiglie e imprese. Per le entrate da sanzioni per violazione del codice della strada sono stati stanziati 10 milioni di euro. Ma si prevede di incassarne solo il 48% con 5.200.000 euro di evaso. Le entrate da proventi da servizi pubblici e vendita di beni dell’ente sono riviste al ribasso (-22%) e la copertura delle spese per le utenze delle palestre in orario extrascolastico è solo del 31%. L’aumento dei dipendenti e il rinnovo dei contratti determina un consistente aumento della spesa per personale (+ 3.156.000 euro pari al +16% rispetto al 2025): se non si interverrà con misure di riequilibrio, nel 2027 e nel 2028 si supererà il limite di incidenza della spesa con relativo blocco del turnover. Infine, rimane elevato l’accantonamento di risorse nel fondo “contenzioso”: 11.350.593 euro. Segno di difficoltà amministrative che sfociano in cause legali in cui l’ente ha alta probabilità di soccombenza”.