Alessia Carovani, il bilancio di sei anni nel Cda dell’Accademia dei Perseveranti: “Una nuova vita per il Teatrodante”

CAMPI BISENZIO – Il 30 settembre si è conclusa “l’avventura”, alla fine del suo mandato naturale, del Consiglio di amministrazione dell’Accademia dei Perseveranti, che gestisce il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio. L’occasione, quindi, per fare il bilancio dell’attività svolta con Alessia Carovani, che negli ultimi sei anni è stata rispettivamente consigliera per quattro e […]

CAMPI BISENZIO – Il 30 settembre si è conclusa “l’avventura”, alla fine del suo mandato naturale, del Consiglio di amministrazione dell’Accademia dei Perseveranti, che gestisce il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio. L’occasione, quindi, per fare il bilancio dell’attività svolta con Alessia Carovani, che negli ultimi sei anni è stata rispettivamente consigliera per quattro e presidente per due.

“Mi è sempre piaciuta – dice – una frase attribuita a Baudelaire, ovvero “Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario”. Una frase apparentemente provocatoria, ma se ci si pensa bene i lampadari dei teatri sono veramente belli. Ho sempre letto questa frase del poeta francese come un invito a guardare oltre. Il nostro teatro, infatti, non è solo un luogo dove si mettono in scena gli spettacoli, è il foyer, le poltroncine, i camerini, il bar, la statua di Carlo Monni che saluta dalla panchina e soprattutto la gente che lo popola. Questi anni di esperienza nel teatro sono stati per me ispirati a questa idea: condividere con i cittadini di Campi un’idea nuova e viva di questo luogo”.

“Sono stati anni di intenso lavoro, di riunioni e incontri. Ho avuto il piacere di incontrare e conoscere molte persone, di collaborare con associazioni, enti, privati cittadini che avevano come me in mente un unico scopo: migliorare il Teatrodante Carlo Monni e di renderlo sempre più un punto di riferimento per la comunità campigiana, ma allo stesso tempo con un’offerta culturale estesa a tutta la città metropolitana e oltre. Per questo saluto e ringrazio i miei amici e compagni di viaggio: Valentina Baldanzi, Claudio Riggio, Enrico Capaccioli e Tommaso Cardini, componenti del consiglio di gestione; il direttore generale Giovanni Grossi e il direttore artistico Andrea Bruno Savelli, con i quali è stato bello progettare nuove possibilità per il teatro”.

“Un ringraziamento – aggiunge Carovani – va ovviamente al personale, che con impegno e dedizione ha recepito gli stimoli della dirigenza, senza mai tirarsi indietro, garantendo un’offerta culturale sempre più ricca ed un bilancio in ordine. Tutto questo è stato reso possibile dalla fiducia assegnataci dall’amministrazione nelle figure del sindaco Emiliano Fossi e dell’assessore Monica Roso che sono stati in grado di avviare questo coraggioso percorso di cambiamento”.

Guardando invece al lavoro svolto, “di alcuni risultati sono particolarmente orgogliosa: la produzione di spettacoli, l’apertura della scuola del nostro teatro, la gestione di stagioni di altri teatri e in particolare la gestione del teatro Jenco di Viareggio, la collaborazione con l’Orchestra Under 35 “la Filharmonie”. Inoltre la valorizzazione di alcuni spazi “minori” del teatro. Il foyer che ha ospitato mostre, dibattiti, presentazione di libri e incontri come “Racconti d’impresa”. Infine i tanti spettacoli per i ragazzi e le due rassegne, Il Cimena, il cinema per bambini, dove sono i bambini stessi a scegliere il film e “Un té in giallo”; una serie di letture sceniche di radiodrammi dove il pubblico viene coinvolto per l’individuazione del colpevole. Il frutto di tutto questo lavoro confluirà in una realtà più ampia, capace di valorizzare ulteriormente le politiche culturali di Campi Bisenzio. Buon teatro a tutti”.