Autostrade: stato di agitazione per i lavoratori Gsa

CALENZANO – Stato di agitazione promosso dalla Filt Cgil per quanto sta avvenendo ai lavoratori dell’azienda che opera in appalto per Autostrade. Al centro della protesta dei lavoratori di Gsa l’insufficienza di organico, dumping salariale, mancato riconoscimento delle indennità (notturna, festiva, straordinaria) a fronte di turni di 12 ore giornaliere, problemi di organizzazione e sicurezza […]

CALENZANO – Stato di agitazione promosso dalla Filt Cgil per quanto sta avvenendo ai lavoratori dell’azienda che opera in appalto per Autostrade. Al centro della protesta dei lavoratori di Gsa l’insufficienza di organico, dumping salariale, mancato riconoscimento delle indennità (notturna, festiva, straordinaria) a fronte di turni di 12 ore giornaliere, problemi di organizzazione e sicurezza sul lavoro.

Gsa è l’azienda che opera in appalto per Autostrade nel controllo e nell’intervento nel complicato sistema di gallerie del tratto appenninico (direzione 4° Tronco, tra Firenze e l’Appennino).  “In questi mesi abbiamo più volte richiesto un incontro con la direzione di Gsa, che tra l’altro applica a questi lavoratori un Contratto nazionale inadeguato alla funzione che svolgono, fonte di un reale dumping salariale e normativo. – si legge in una nota di Filt Cgil – La direzione, purtroppo, non ha mai ascoltato le nostre richieste di incontro e la situazione, via via, ci pare si sia aggravata, arrivando all’utilizzo di personale con contratti ‘precari’ in notevole quantità”.

Gsa è un’azienda sviluppata a livello nazionale, con circa 4400 lavoratori subordinati, operanti nelle autostrade, nei trafori, nei porti, negli aeroporti e in altre infrastrutture; nella Direzione 4° tronco di Autostrade ha un organico di 45 lavoratori (di cui 25 a tempo determinato), già oggi insufficiente per svolgere con adeguatezza la delicata attività loro assegnata. Con l’apertura della galleria Santa Lucia (galleria base del sistema della Variante di valico autostradale appenninica, che implementerà il tratto Barberino del Mugello-Calenzano, alle porte di Firenze), di cui si parla da mesi, tale personale dovrebbe essere più che raddoppiato, ma ancora non si hanno notizie e garanzie in merito.

“Intendiamo rivendicare diritti fondamentali per dei lavoratori che svolgono una attività delicata e importante per il trasporto collettivo locale e nazionale – dice la Filt Cgil, che chiede all’azienda un incontro al più presto -. Diritti che garantiscano non solo un compenso economico adeguato e dovuto ma anche regole di sicurezza che permettano a lavoratori e utenza un alto margine di garanzia. Dovrebbero riflettere su questo anche le istituzioni e le prefetture, vista l’importanza locale e nazionale del tratto autostradale dell’Appennino tosco-emiliano”.

La Filt Cgil rivendica per questi lavoratori Gsa: un incremento economico consono alla funzione e alla professionalità richieste, con anche il riconoscimento delle normali maggiorazioni in merito ai turni notturni, festivi, straordinari, pausa pranzo; la produzione di una formazione capillare e costante di tutti gli operatori; una congrua distribuzione professionale dei Dpi (Dispositivi Protezione Individuale), ad oggi insufficiente, assieme ad una maggiore attenzione per quanto riguarda i luoghi di lavoro (postazioni, area decontaminazione, rimessa dei mezzi); una programmazione regolare e a lungo termine della turnazione degli operatori con turni da 12 ore e relativi riposi;  la stabilizzazione e trasformazione rapida dei contratti a tempo determinato di numerosi lavoratori, utili ad uno svolgimento quotidiano delle attività.