Biocombustibile da una pianta tropicale

SESTO FIORENTINO – Biocombustibile da una pianta tropicale. E’ l’innovazione di Agroils è una giovane azienda biotech attiva nei settori dei biocombustibili e dello sviluppo sostenibile. Dopo essere stata dichiarata dalla Regione Toscana la più innovativa startup del 2013, l’azienda è stata recentemente in grado di attrarre investimenti per circa 1 milione di euro (da […]

SESTO FIORENTINO – Biocombustibile da una pianta tropicale. E’ l’innovazione di Agroils è una giovane azienda biotech attiva nei settori dei biocombustibili e dello sviluppo sostenibile. Dopo essere stata dichiarata dalla Regione Toscana la più innovativa startup del 2013, l’azienda è stata recentemente in grado di attrarre investimenti per circa 1 milione di euro (da X Capital SpA, Innogest SGR srl e IAG, nonché dalla Regione Toscana e l’Incubatore Fiorentino).
Partendo da un brevetto sviluppato negli Stati Uniti dal ricercatore italiano Roberto Crea, Agroils ha sperimentato la propria tecnologia con prove sul campo in Repubblica Domenicana, per poi approdare all’Incubatore Tecnologico di Firenze e quindi alla nuova sede di Sesto Fiorentino. L’obiettivo per questa azienda è diventare i più importanti biotecnologie (4)Technology Provider nel mercato mondiale dei biocombustibili e bio-prodotti da Jatropha curcas, permettendo la valorizzazione di questa promettente (e misteriosa) pianta tropicale attraverso diverse filiere produttive. Jatropha curcas è un arbusto perenne, non edibile, di altezza massima di circa 5 m, appartenente alla famiglia delle Euforbiacee. Data la sua resistenza alla siccità, Jatropha è coltivabile in zone pressoché desertiche ed è quindi adatta a zone dove le disponibilità di acqua per le popolazioni locali è bassa.
La rivoluzionaria tecnologia di Jatropha Food and Fuel BioRefinery (JFFB), permette di superare il conflitto tra produzione di carburanti e produzione di cibo. Questo grazie all’invenzione, la brevettazione, lo sviluppo e la commercializzazione della prima piattaforma tecnologica al mondo per la valorizzazione di Jatropha sarà capace di generare tre prodotti diversi allo stesso tempo: questi sono l’olio, il residuo proteico detossificato, per applicazioni mangimistiche e tecniche, nonchè una componente acquosa ricca in molecole bioattive di interesse farmacologico.
Questa mattina nella sede di via Nenni della Agrolis è arrivata in visita una delegazione camerunense e il partner di ricerca Università di Udine.