CAMPI BISENZIO – “Lo sport non deve mai fermarsi”. Oppure “la cura del proprio corpo è il primo approccio alla vita”: se fossero state necessarie delle slide per illustrare il progetto presentato questa mattina a Villa Rucellai, questi probabilmente sarebbero stati alcuni dei messaggi che sarebbero passati. Anzi, più che presentato, “ripresentato” visto che ha mosso i suoi primi passi nel 1998. Purtroppo, negli ultimi due anni sappiamo tutti quello che è successo e anche “Campi si muove” ha dovuto interrompersi. Un progetto (anche se il termine è un po’ di dellavalliana memoria ma questa è un’altra questione…) che vede coinvolte amministrazione comunale, scuola e società sportive del territorio. E che è stato tenuto – nuovamente – a battesimo dall’assessore alla pubblica istruzione Monica Roso, dal consigliere delegato allo sport Alessandro Consigli insieme ad Alessandro Balli, referente per l’Atletica Campi, società che coordina le varie attività, Antonella Mazzocchi, collaboratrice della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini, e Tommaso Pallotta, professore di educazione fisica presso l’Istituto comprensivo Margherita Hack.
“L’obiettivo, infatti, – ha detto l’assessore Roso – è quello di offrire agli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria una serie di attività sportive a cui avvicinarsi con il passare del tempo”, Concetto ribadito dal consigliere Consigli (sue le parole “lo sport non deve mai fermarsi” mentre Balli e Pallotta hanno voluto sottolineare “l’importanza dell’attività fisica, inserendo nel programma anche l’educazione alimentare”, “La presenza di esperti esterni, oltre a garantire la qualità dell’intervento proposto, – hanno aggiunto – permette ai docenti di migliorare la loro preparazione sulle discipline motorie. Inoltre, mettendo a disposizione il necessario supporto tecnico-organizzativo per la realizzazione di momenti di gioco collettivo e di manifestazioni comuni, gli operatori danno a tutti la possibilità di divertirsi al di là della logica delle gare agonistiche”. E se da un lato, altri due messaggi adatti per delle virtuali slide sarebbero stati “Momento consapevole” e “Rispetto delle regole”, dall’altro “il valore aggiunto di “Campi si muove” – ha detto Antonella Mazzocchi – è che si tratta di un progetto a “chilometro zero” oltre a garantire un’importante opportunità in quello che è l’arricchimento formativo”.
Il progetto, infatti, vuole promuovere l’attività sportiva, con una programmazione che cerca di incrementare i collegamenti tra la realtà formativa scolastica, la pratica di un’attività sportiva all’interno del “mondo scuola” e il contesto delle strutture societarie del territorio. Sono coinvolti le scuole, sia dell’infanzia che primaria, con 2.234 studenti interessati che programmano e coordinano la scansione degli interventi degli esperti e il calendario delle manifestazioni; undici tra società, associazioni ed enti promotori, che forniscono supporto all’insegnante nella conduzione del lavoro; e il Comune che, ponendosi come fautore dell’iniziativa offre il contributo logistico ed economico della fornitura degli impianti e del materiale. Le ore di attività motoria a disposizione dei ragazzi saranno 1.000. Le associazioni, società ed enti che hanno aderito a “Campi si muove” sono Polisportiva 2M, Hidron, ASD Puma Rugby, Circolo Tennis Campi Bisenzio, Pallavolo Bacci, Accademia del Pattino d’Oro, Atletica Campi Bisenzio, ASD Ginnastica Ariele, Baseball Lancers BC, Santo Stefano Basket, Pallacanestro Campi Bisenzio.
“Il progetto “Campi si muove” riparte – ha aggiunto il sindaco Emiliano Fossi – e questo permetterà un ritorno alla normalità per i ragazzi delle scuole, proprio quelli che hanno più sofferto il periodo di restrizioni per il Covid-19. Sono particolarmente contento di constatare che tante nostre società, enti e associazioni hanno risposto presente all’input del Comune di portare lo sport nelle scuole. Fare rete, collaborando tra tessuto associativo, amministrazione e formazione è il modo migliore per creare una sinergia positiva che possa portare i ragazzi delle nostre scuole a praticare sport. Lo sport è palestra di vita e poter dare ai nostri giovani la possibilità di scegliere la disciplina a loro più congeniale è un servizio che vogliamo cercare di fare al meglio”.