Carabinieri Forestali: traffico illecito di rifiuti in sei regioni

SESTO FIORENTINO – Tredici persone indagate e 7 imprese coinvolte: è il risultato di una operazione dei Carabinieri Forestali. I militari hanno operato tramite perquisizioni e ispezioni in sei regioni: Lombardia, Campania, Puglia, Liguria, Lazio e Toscana. L’attività è codelegata tra Nipaaf (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) dei Carabinieri Forestale, che hanno […]

SESTO FIORENTINO – Tredici persone indagate e 7 imprese coinvolte: è il risultato di una operazione dei Carabinieri Forestali. I militari hanno operato tramite perquisizioni e ispezioni in sei regioni: Lombardia, Campania, Puglia, Liguria, Lazio e Toscana. L’attività è codelegata tra Nipaaf (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) dei Carabinieri Forestale, che hanno operato con la collaborazione di circa 100 militari e la Sezione di Polizia giudiziaria dell’Arpat. Per alcune attività è codelegata l’Agenzia delle Dogane che ha messo a disposizione 15 unità di personale e la Capitaneria di Porto. Tra i provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria ci sono anche alcune perquisizioni a commercialisti delegate al Gico della Guardia di Finanza.

I reati contestati agli indagati sono per avere, in concorso tra loro con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, allestito ed organizzato attività continuative di cessione, ricevimento, trasporto, comunque di gestione abusiva, di ingenti quantitativi di rifiuti speciali anche pericolosi, mediante l’insieme delle condotte messe in opera sia degli addetti agli impianti, attraverso una abusiva miscelazione di rifiuti pericolosi e trasporto e conferimento dei medesimi declassificati a rifiuti non pericolosi o a materie “prime seconde” e o a merci, da parte di soggetti non abilitati,  in quanto autotrasportatori non in possesso della necessaria iscrizione abilitante l’attività di trasporto di rifiuti speciali pericolosi.

I rifiuti per cui si indaga sono rifiuti ferrosi rottami e rifiuti legati al comparto delle acciaierie (dichiarati illecitamente come materie prime secondarie o come rifiuti non pericolosi) provenienti anche dall’estero.

Alcune imprese dichiaravano operazioni di recupero mai effettuate. Per una azienda della Toscana, si procederà per traffico illecito di rifiuti costituiti da scaglia di laminazione, carbone fossile, coke, ilmenite. I soggetti coinvolti operano nelle provincie di Firenze, Livorno, Taranto, Brescia e  Bergamo. Il traffico è sia sul territorio nazionale che in ingresso verso l’Italia dall’estero.