Casa riformista, in quattro per “spostare al centro” le politiche regionali. Alessandro Martini illustra i principali temi

CAMPI BISENZIO – Una “Casa riformista”. Che accoglie più anime del centro-sinistra, ma sempre a sostegno di Eugenio Giani come presidente della Regione Toscana. Quattro i candidati nel collegio Firenze 4, quello della Piana, fra cui spicca sicuramente quello del sestese Alessandro Martini, già direttore di Caritas Firenze, ex assessore comunale a Firenze e a […]

CAMPI BISENZIO – Una “Casa riformista”. Che accoglie più anime del centro-sinistra, ma sempre a sostegno di Eugenio Giani come presidente della Regione Toscana. Quattro i candidati nel collegio Firenze 4, quello della Piana, fra cui spicca sicuramente quello del sestese Alessandro Martini, già direttore di Caritas Firenze, ex assessore comunale a Firenze e a Sesto dove è stato anche vicesindaco, e che “corre” con Ndiaye Diye, Sara Carovani e Marco Bonechi, con l’obiettivo di “raccogliere molti consensi e spostare al centro il governo e le politiche della Regione”.

Tre i temi portanti di questa campagna elettorale, come spiega lo stesso Martini: “Tutti desiderano sicurezza nei luoghi dove vivono. Nel concreto, a mio avviso, dobbiamo rendere sicure le nostre comunità certamente con presidi adeguati delle diverse forze deputate all’ordine pubblico, ma soprattutto, e ancora prima, investendo in servizi, decoro, inclusione sociale a tutti i livelli e verso tutte le persone nelle diverse stagioni della loro vita. Passando per l’aereoporto, un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del territorio. Naturalmente va misurato bene con la sostenibilità ambientale e con l’impatto sulla salute e la qualità della vita degli abitanti di una zona densamente popolata. Infine la mobilità che, insieme alla qualità della rete infrastrutturale della Piana fiorentina, è una priorità assoluta per dare adeguato sviluppo al mondo del lavoro, del turismo anche lento (penso alle ciclovie e a percorsi pedonali) e della buona fruibilità dei servizi offerti alla popolazione, che rappresenta un terzo di tutta la Toscana”.

Per poi aggiungere: “Ho sentito forte la necessità di offrire il mio personale contributo di passione e di esperienza politica maturata sempre nell’area “del centro del centro-sinistra”. In modo particolare in un momento delicato e difficile per lo sviluppo futuro della nostra Toscana. Mi preme sottolineare, inoltre, come il campo largo ampiamente richiamato dalle recenti argomentazioni della coalizione, abbia bisogno di essere bilanciato fra tutte le diverse “anime” che possano concretamente rappresentalo e, fra queste, a pieno titolo l’anima del centro progressista”.