Così è nata Unifauna, l’associazione amica degli animali e dell’ambiente

SIGNA – Parte dalla Piana fiorentina (ma non solo) uno dei più interessanti esperimenti nel settore faunistico-venatorio degli ultimi tempi. E’ grazie infatti anche al contributo di Matteo Campostrini, Noemi Giannini e Martina Asquino (il primo è il segretario dell’associazione, le altre due fanno parte del consiglio direttivo) che è nata “Unifauna”, realtà ideata e […]

SIGNA – Parte dalla Piana fiorentina (ma non solo) uno dei più interessanti esperimenti nel settore faunistico-venatorio degli ultimi tempi. E’ grazie infatti anche al contributo di Matteo Campostrini, Noemi Giannini e Martina Asquino (il primo è il segretario dell’associazione, le altre due fanno parte del consiglio direttivo) che è nata “Unifauna”, realtà ideata e voluta da un gruppo di studenti laureati e laureandi della facoltà di agraria a Firenze con l’obiettivo di porsi come “anello mancante” fra le associazioni ambientaliste, venatorie e agricole. La mission? Curare tutto ciò che riguarda la gestione faunistico-venatoria ma anche la conservazione ambientale. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Noemi Giannini, che ci ha spiegato nel dettaglio come “Unifauna” intenda collaborare con enti, aziende, liberi professionisti e altre associazioni: “Il nostro è un corso di laurea unico in tutta Italia e per un coordinamento ottimale dell’associazione, ci siamo strutturati in diverse discipline riguardanti appunto il mondo faunistico, ognuna delle quali è gestita da due referenti. In questo modo, chi si è specializzato durante il proprio percorso formativo, può avere maggiori spunti professionali e progettuali”. Fra gli scopi di “Unifauna”, infatti, c’è la ricerca scientifica attraverso progetti di varia natura, sia in proprio che per conto di soggetti che non fanno parte dell’associazione; ma ci sono anche lo scambio culturale e la formazione dei soci in ambito faunistico-ambientale oltre alla sensibilizzazione e l’informazione sociale sia per quanto riguarda la fauna ma anche la conservazione dell’ambiente. Tutti obiettivi ambiziosi ma che certo non spaventano “Unifauna” (che la propria sede a Montepaldi, a San Casciano), reduce proprio in questo periodo da una tre giorni di “inanellamento”, ovvero quella particolare tecnica basata sul “marcaggio” individuale degli uccelli, attività fondamentale per la ricerca scientifica e la gestione dell’ambiente, che si è svolta proprio nella frazione del comune del Chianti (gli “inanellamenti” sono quattro nel corso dell’anno, uno per ogni stagione). Chiunque lo desideri, fra l’altro, può diventare socio dell’associazione versando una quota, decisamente simbolica, di 10 euro. Un’associazione che può vantare un’età media decisamente giovane (fra 24 e 26 anni) e che attualmente ha in programmazione attività di escursionismo e bird watching, presso il padule di Fucecchio, ma anche corsi di inglese e di statistica. Insomma, un’attività a 360 gradi, nel vero senso della parola, ma che proprio per questo è destinata ad attirare sempre più persone. Chiunque volesse saperne di più, può consultare il sito Internet dell’associazione, www.unifauna.it, o la pagina Facebook, “Associaz Unifauna”.