CALENZANO – Approvato ieri 10 settembre la relazione semestrale al 30 giugno 2020 dal Consiglio di Amministrazione di El.En. S.p.A., leader nel mercato dei laser, quotata al Segmento STAR di Borsa Italiana. Nella più difficile congiuntura mai affrontata, i risultati semestrali testimoniano la solidità che il Gruppo ha nella proprie strutture tecniche, finanziarie, operative. Provata negli anni la capacità di crescere in maniera brillante, è emersa in questi mesi la capacità di resistere con determinazione a condizioni avverse senza sacrificare le potenzialità di crescita futura. I risultati segnano una flessione rispetto a quelli registrati nel primo semestre del 2019 e ai piani di sviluppo, per motivazioni interamente attribuibili agli effetti del Covid 19. La pandemia, con l’escalation delle misure preventive e restrittive, prima in Cina ed in Italia, e poi in tutti i paesi occidentali, costretti anch’essi ad adottare provvedimenti dello stesso tenore di quelli cinesi, ha impattato in modo significativo sulle attività del Gruppo. Per mantenere attive le strutture produttive sono state prontamente adottate tutte le misure di sicurezza e prevenzione atte a tutelare la salute dei lavoratori, limitando anche dove possibile, la presenza dei lavoratori in azienda col ricorso allo smart working.
“Il Covid-19 – dice il presidente di El.En. S.p.A Gabriele Clementi – con l’interruzione delle attività prima in Cina e poi nel resto del mondo ha determinato uno scenario socio-economico di significativa contrazione dal quale non siamo ancora del tutto usciti. Ad oggi si può confermare il progressivo recupero dei volumi di domanda e di risultati, di entità soddisfacente date le circostanze. La ripresa non ci ha ancora riportato sui livelli dell’anno scorso, resa ancora incerta e poco stabile per effetto delle limitazioni tuttora in essere e dall’imprevedibilità degli sviluppi dei contagi nei vari Paesi e dei suoi effetti sull’economia. Nonostante questo difficile scenario, i risultati ottenuti dal Gruppo confermano ancora una volta la solidità del nostro modello di business che unita alla nostra leadership di mercato ed alla nostra immediata capacità di reazione, ci ha permesso di assorbire i contraccolpi di un lockdown durato mesi e di reagire prontamente, riuscendo ad attenuare, quanto più possibile, gli effetti negativi grazie alla diversificazione di prodotto e di presenza geografica. Rimaniamo concentrati sulla nostra strategia di attenzione ai fattori chiave di successo sui nostri mercati, garantendo la sicurezza dei nostri dipendenti e mettendo in atto tutte le azioni necessarie per cogliere nella maniera più efficace la prossima ripresa”.
Il primo semestre del 2020 si chiude con un fatturato consolidato di 162,5 milioni di euro vs. 188,5 milioni di euro del HY 2019 con una variazione del -13,8%; il margine operativo lordo (EBITDA) pari a 14,5 milioni di euro ha registrato una variazione del -29,7% e un’incidenza sul fatturato pari all’8,9% circa, rispetto ai 20,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 che evidenziavano un’incidenza sul fatturato del 10,9%.
Il risultato operativo (EBIT) si è attestato a 9,3 milioni di euro in flessione rispetto ai 16,7 milioni di euro dell’analogo periodo del 2019 con una variazione del -44,4%. Il risultato netto di Gruppo è pari a 6,4 milioni di euro con una variazione del -37,4% in diminuzione rispetto ai 10,2 milioni del 1H 2019.
Durante i lockdown e anche oggi, per mantenere attive le relazioni con i clienti le funzioni marketing e vendite si sono avvalse, con grande creatività e ottimi risultati, dei mezzi di comunicazione virtuali via web, finanche realizzando eventi per il lancio di nuovi prodotti. Nello stesso periodo intensa ed assai efficace è stata l’attività di ricerca e sviluppo sia quella tecnica, finalizzata a predisporre nuovi innovativi sistemi per l’immissione sul mercato, sia quella documentale e clinica per l’ottenimento delle certificazioni necessarie alla vendita dei sistemi medicali in tutto il mondo. Si sono così create le condizioni per raccogliere al meglio i frutti dell’atteso recupero della domanda. In queste due aree vitali, come nelle altre funzioni aziendali, è emersa la qualità e la determinazione delle risorse umane del gruppo, che hanno conseguito risultati significativi pur in condizioni di oggettiva difficoltà e con limitazione del tempo disponibile per il ricorso alla Cassa Integrazione.