Ex Gkn, incontro al Mise per il nuovo Piano industriale: avanti con (moderato) ottimismo. Linee guida: i sindacati chiedono un confronto

CAMPI BISENZIO – Un incontro che ha visto la presentazione di un piano industriale che va nell’ottica del motore elettrico applicabile a varie possibilità. Anche se per ora resta ignoto, per motivi di riservatezza, il nome dell’azienda che dovrebbe entrare. Questa la sintesi del tavolo che si è svolto oggi al Mise sulla vertenza della […]

CAMPI BISENZIO – Un incontro che ha visto la presentazione di un piano industriale che va nell’ottica del motore elettrico applicabile a varie possibilità. Anche se per ora resta ignoto, per motivi di riservatezza, il nome dell’azienda che dovrebbe entrare. Questa la sintesi del tavolo che si è svolto oggi al Mise sulla vertenza della ex Gkn e che ha fatto registrare, stando alle dichiarazioni di istituzioni e sindacati, ulteriori elementi di positività.

“Quello odierno – ha detto il sindaco di Campi, Emiliano Fossi – è stato un passaggio importante, reso tale proprio grazie all’unità d’intenti che ha caratterizzato questo percorso e che oggi è ancora più forte perché siamo di fronte a un crocevia decisivo; quello che si intravede, infatti, è un futuro importante e di grande innovazione. Resta quindi fondamentale mantenere quell’unità di intenti che ci ha fatto fare la differenza in tutti questi mesi. Per salvaguardare i posti di lavoro, probabilmente anche aumentandoli rispetto a quelli attuali, ma anche il sito industriale. E, a tal proposito, mi piace sottolineare l’unione di tutte le istituzioni coinvolte così come c’è stata grande sinergia fra Mise e Ministero del lavoro”.

“Bene la prospettiva di rilancio fornita dalle linee guida del piano industriale e la salvaguardia di tutti i lavoratori coinvolti, – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani – siamo sulla strada giusta e continueremo ad accompagnare i lavoratori della ex Gkn in tutte le fasi del percorso che è ancora lungo”. Insieme a lui hanno partecipato il consigliere del presidente per il lavoro Valerio Fabiani, e il capo di gabinetto Paolo Tedeschi. “Quella di oggi – ha aggiunto il presidente – è una tappa importante che conferma la possibilità di rilancio del presidio produttivo con nuovi investimenti, ma ci aspettano ancora passaggi e conferme sui quali tenere alta l’attenzione, a partire dalla proroga degli ammortizzatori sociali”.

“Per la salvezza della ex Gkn, adesso QF, è stato fatto un passo avanti molto importante, speriamo decisivo“. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito dell’incontro di oggi al Mise con la nuova proprietà rappresentata dall’imprenditore Francesco Borgomeo. “La strada è ancora lunga – ha continuato Nardella – ma sono convinto che abbiamo imboccato quella giusta, per il territorio che non perde un presidio industriale importante e soprattutto per gli oltre 400 lavoratori che in questi mesi hanno lottato duramente. Adesso è importante non sprecare tempo prezioso, chiedo a tutti i soggetti coinvolti il massimo della responsabilità”.

“Per la Fiom – si legge in una nota congiunta di Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia, e Silvia Spera, Area politiche industriali per la Cgil nazionale – l’incontro di oggi è stato un passaggio molto importante per l’attuazione dell’accordo quadro sottoscritto. Le linee guida dovranno essere oggetto di un confronto in sede aziendale per strutturare un piano industriale efficace per la reindustrializzazione e l’occupazione dei lavoratori. E’ indispensabile che sia chiarita in tempi brevi l’identità degli investitori in QF. Infatti la negoziazione per gli strumenti che accompagneranno il processo di transizione deve avvenire insieme agli investitori, ovvero con chi ha la reale responsabilità del futuro piano industriale. Nell’accordo quadro abbiamo individuato due strumenti, come la cassa integrazione ordinaria e la cassa integrazione per transizione. Per poter fare l’accordo sulla transizione è fondamentale il merito del piano. Il piano industriale per il rilancio dello stabilimento di Campi Bisenzio è stato realizzato in collaborazione con il Consorzio Iris e prevede investimenti per 82 milioni di euro e punta allo sviluppo di azionamenti elettrici integrati e iperdigitali, in un sistema integrato per la realizzazione di automazione industriale, e-drives, robotica e logistica. In una fase successiva sarà avviata l’elettrificazione di sistemi di trasporto e legati anche al settore dell’energia. Oltre ai motori elettrici sarà sviluppato il power converter. Il piano si avvarrà di una struttura importante di ricerca e sviluppo e di progettazione, integrata con l’industrializzazione e la produzione. La roadmap prevede cinque step: i primi tre si realizzeranno nel 2022 e riguardano engineering, validation division, control room. il quarto nel 2023 è denominato first production, e il quinto full production da completarsi nel primo trimestre del 2024. I lavoratori ex Gkn saranno reintegrati progressivamente fino all’inizio del 2024″.

E ancora: “C’è sicuramente un elemento di positività, che a consuntivo il numero degli occupati sarebbe superiore all’attuale. Il piano industriale prevede la creazione di un soggetto autonomo, in cui la filiera sarà interna a partire dalla progettazione fino alla prototipizzazione della realizzazione del prodotto finale. Secondo le previsioni, sarà possibile arrivare ad un’attività produttiva a regime solo nella primo trimestre del 2024. Come Fiom e Cgil abbiamo chiesto di anticipare gli investimenti sulla parte della produzione in modo da arrivare a regime più rapidamente, a fronte di un mercato di riferimento già esistente. La formazione dovrà servire a valorizzare le competenze presenti all’interno dello stabilimento ex Gkn per un rientro al lavoro in tempi più rapidi e certi. Il piano industriale sarà discusso a breve nell’ambito del Comitato di Proposta e Sorveglianza, come previsto dall’accordo quadro firmato al Mise il 19 gennaio”.

“Oggi la società QF, – dicono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Davide Materazzi, segretario della Uilm di Firenze – che ha rilevato il sito ex Gkn di Firenze, ha presentato il suo piano industriale, elaborato in collaborazione col Consorzio Iris e ha esposto proprio da quest’ultimo. Piano che è incentrato su automazioni industriali, ma anche su mobilità elettrica e energia, e prevede la produzione di convertitori elettromeccanici. Nel corso del 2022 tornerebbero a lavorare 120 dipendenti ex Gkn più 40 assunzioni rivolte a personale esterno; nel corso 2023 toccherebbe agli altri 210 lavoratori ex Gkn più 70 assunzioni esterne. Si stimano 82 milioni di investimenti. Si tratta evidentemente di un progetto ambizioso che speriamo possa davvero riportare tutti i dipendenti al lavoro. Ma i tempi pianificati sono già di per sé molto lunghi. Inoltre non c’è ancora evidenza di quali siano i partner che potrebbero entrare nell’azionariato di QF; in ogni caso è stato ribadito l’impegno a procedere perfino in loro mancanza. Il confronto proseguirà in sede locale nella commissione prevista dall’accordo quadro, per poi rincontrarci in sede ministeriale già la prossima settimana”.