CAMPI BISENZIO – Sottoscritto ieri, presso il Comune di Campi Bisenzio, il Protocollo d’intesa per la costituzione del “Tavolo del lavoro e della buona occupazione nella Piana”, promosso congiuntamente dai Comuni di Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino, insieme a Cgil, Cisl e Uil. La firma alla presenza dei sindaci dei tre Comuni promotori (Andrea Tagliaferri, Lorenzo Falchi e Giuseppe Carovani) e dei rappresentanti sindacali (Elena Aiazzi per la Cgil, Erika Caparrini per la Cisl e Leonardo Mugnaini per la Uil), a testimonianza di una volontà condivisa di affrontare le criticità del territorio e costruire risposte concrete e durature a sostegno del lavoro dignitoso, sicuro e stabile. “Questo protocollo nasce dalla consapevolezza che solo unendo le forze tra istituzioni, sindacati e territori possiamo costruire risposte efficaci alle fragilità del nostro tessuto produttivo”, ha detto Tagliaferri, che poi ha aggiunto: “Il tavolo, che si riunirà ogni tre mesi, sarà uno strumento di ascolto attivo, ma anche di proposta e azione concreta per difendere il diritto al lavoro dignitoso, contrastare le derive di sfruttamento e sostenere chi oggi vive una situazione di precarietà o esclusione. È un impegno che ci assumiamo con responsabilità e determinazione. Un ringraziamento particolare va all’assessore alle politiche lavorative, Lorenzo Ballerini, per il contributo fondamentale nella definizione di questo percorso condiviso”. Presenti alla firma, oltre a Ballerini, anche gli assessori Carla Bonora (Campi Bisenzio), Jacopo Madau (Sesto Fiorentino) e Marco Venturini (Calenzano).
“Un sistema economico come quello della Piana, caratterizzato da una molteplicità di settori produttivi e di attività logistiche e di servizio, costituisce ancora oggi un perno centrale nello sviluppo della Toscana ed una delle aree a maggior concentrazione industriale del Paese”, ha detto Carovani. “Anche per questo – ha aggiunto – e in virtù di una lunga e radicata cultura civile e sindacale, dobbiamo fare squadra come amministrazioni e sindacati per difendere la dignità del lavoro contro le forme di sfruttamento, di illegalità che costringono a lavorare in condizioni che troppo spesso mettono a repentaglio la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori stessi, schiacciati dalla logica del massimo profitto, come abbiamo visto nel caso del disastro Eni. Le nostre amministrazioni sono al fianco dei lavoratori per difendere l’occupazione contro la chiusura di siti produttivi e delocalizzazioni, ma anche per sostenere le giuste battaglie per retribuzioni più eque che garantiscano il mantenimento del potere di acquisto di chi lavora”.
“Precarietà e incertezza stanno diventando qualcosa di sistematico e costante nel mondo del lavoro, – ha spiegato Jacopo Madau, assessore con delega al lavoro del Comune di Sesto Fiorentino – diventa quindi molto importante dotarsi di strumenti per monitorare il territorio, prevenire e affrontare le crisi occupazionali. Le competenze dei comuni in materia sono limitate, ma come amministrazione riteniamo questo tema fondamentale, da affrontare unendo le forze con sindacati e Comuni”. “Il lavoro fatto in questi mesi con le istituzioni locali è molto importante per un territorio come il nostro, – hanno dichiarato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali – questo accordo vuole essere quindi un valido supporto per creare un dialogo costruttivo, obiettivi condivisi che favoriscano la tutela e la salvaguardia dei posti di lavoro. Con questo accordo ci auguriamo di aver aggiunto un tassello utile all’insieme degli strumenti messi in campo a difesa dell’occupazione, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di questo territorio e non solo”.
Il protocollo nasce infatti da un percorso di confronto, ascolto e collaborazione che ha visto coinvolti in modo attivo enti locali e sindacati, spinti dall’urgenza di contrastare la crisi occupazionale e produttiva che attraversa la Piana fiorentina. Si tratta di un’iniziativa che intende rafforzare il legame tra istituzioni e parti sociali e dare vita a una cabina di regia permanente, capace di intervenire in modo tempestivo, coordinato ed efficace. Fra gli obiettivi principali del tavolo ci sono il monitoraggio continuo delle condizioni economiche e occupazionali dell’area, la prevenzione e gestione delle crisi aziendali, il contrasto allo sfruttamento lavorativo e al fenomeno del lavoro povero, la promozione della legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro. “Un impegno congiunto – si legge in una nota – che segna un passo importante nella costruzione di un territorio più giusto, equo e attento alla qualità del lavoro”.