CAMPI BISENZIO/SIGNA – Una tariffa puntuale e un controllo maggiore del territorio. Nel primo caso in modo che ci sia un riconoscimento per chi fa bene la raccolta differenziata e viceversa una “punizione” per chi sgarra; nel secondo un ricorso maggiore alla tecnologia e non solo agli uomini delle forze dell’ordine. Questa la strada indicata dai gruppi consiliari di Forza Italia a Campi Bisenzio e a Signa che hanno preso in esame i dati della raccolta differenziata nei rispettivi Comuni dal 2013 a oggi. Rappresentati dai capi gruppo Paolo Gandola e Gianni Vinattieri, insieme a loro anche la coordinatrice comunale campigiana Elisa Lotti.
Dati, anzi percentuali che partono dal 49,27% del 2013, passando per il 52,42% del 2015, per arrivare al 46,41% a Campi. Mentre a Signa si parte dal 51,33% del 2013, si passa al 55,24% del 2015 e si arriva al 47,03% del 2017. Tante le problematiche (la vicinanza con Prato e con l’Osmannoro, il fenomeno, in negativo, degli scarti tessili), poche le soluzioni adottate secondo i due consiglieri. In due Comuni fra l’altro dove è in corso una fase di cambiamento nella “gestione” dei rifiuti: a Campi infatti è appena partito il porta a porta, a Signa a gennaio partirà un porta a porta “misto”. Non a caso, da entrambe le parti c’è stata la richiesta di una maggiore uniformità: “Basti pensare a San Piero a Ponti o a Sant’Angelo Pecore dove c’è solo la via Pistoiese a dividere i due Comuni e due raccolte di rifiuti diverse”.
“Un altro problema – hanno sottolineato entrambi – è quello legato alla situazione critica nella gestione dei rifiuti da parte di Ato Toscana centro, dove non c’è alcuna pianificazione dopo la mancata realizzazione dei termovalorizzatori previsti. L’unico rimedio? Si è parlato di economia circolare. Non ci possiamo fossilizzare sul dato della raccolta porta a porta. Il problema è che manca il riciclo in virtù anche della mancanza di impianti di termovalorizzazione, che oggi sono l’unico soluzione a meno che non vengano fuori ipotesi innovative e, di conseguenza, migliori”.