Ecco un’altra pagina del diario di viaggio (umanitario) di Mery e Roberto.
TOGO – Venerdì 5 agosto nella nostra casina, che dopo l’arrivo di Mauro ha guadagnato una stella, perché con pochi utensili l’ha resa più confortevole, tutti siamo in agitazione: è arrivato il gran giorno. Proprio quello che chi fa parte dell’associazione da anni aspettava da tempo. Insieme a Leo e Pascal, i nostri amici e “soci”, perché fanno parte della nostra consorella africana, ovvero: l’associazione Les Mains Précieuses.
Oggi ci sarà la messa in posa della prima pietra dell’ospedale… Arriviamo al campo verso le 13: c’è tantissima gente. Chi canta, chi suona, chi balla…è un mosaico di tasselli colorati che sprizza gioia da tutti i pori. Mi butto nella mischia, mi sento una di loro come non mai, perché condividiamo lo stesso sogno. Pascal descrive quello che si farà da lì a poco. Poi presenta Edem.
Le sue sono parole profonde, di affetto verso la sua terra e la sua gente: “È da 10 anni che ho questo sogno…e si sta avverando, ma questo sogno è fondamentale e potrà diventare realtà anche e, soprattutto, con l’aiuto della gente del luogo. Di Todomé, villaggio che io non conoscevo, ma che dall’alto qualcuno mi ha detto di scegliere. Non sarà un lavoro facile, ma noi sappiamo che chi ci ha mandati a fare il lavoro non ci ha mai lasciati soli, soprattutto, quest’anno. Ed è una luce che sta davanti a noi e ci mostra il cammino”.
È una grande emozione per tutti… Ognuno di noi butta un pò di sabbia sulla prima pietra e, sono sicura, che tutti pensiamo la stessa cosa: “Ora si dovrà lavorare ancora di più, perché tutti stiamo facendo una promessa e dobbiamo mantenerla”. Gaetano aggiunge altre parole indelebili: “Non siamo bianchi ricchi, altrimenti l’ospedale lo avremmo già costruito!! Ma siamo persone con cuore, testa e coraggio…e con l’aiuto dei nostri fratelli di Todomé raggiungeremo il nostro traguardo: ne siamo sicuri”.
Il mio percorso di vita qui in Togo si sta concludendo. Cosa porterò con me? Ricordi e emozioni bellissime, un andamento della vita regolato dai battiti della natura, ma la cosa più indelebile saranno i bimbi, i loro sorrisi, la loro gioia e quel tono dolcissimo di dire “Maria”…
Non hanno tutto quello che per noi occidentali sembra importante, ma sono sereni, felici…ho imparato tanto da loro. I saluti sono da lacrima, però non si piange, perché un anno passerà presto e poi quando ci riabbracceremo sì, si piangerà…ma saranno lacrime di gioia!
Amici cari, che avete anche quest’anno letto e seguito le mie parole, vorrei lasciarvi con un augurio: vedervi tutti la sera che mostreremo il video che Roberto preparerà su questa missione e partecipare con la stessa gioia e la stessa volontà di fare del bene, che ci ha riempito il cuore in questi giorni togolesi. Arrivederci alla prossima estate: vi aspetto!!!
Mery Coscarelli