SESTO FIORENTINO – Occorrono, sin da ora, investimenti adeguati per consentire le attività previste nell’ambito dell’esercizio provvisorio nello stabilimento della Richard Ginori. Lo affermano i Cobas che hanno chiesto, al curatore fallimentare Andrea Spignoli, di agire in tal senso.
In pratica la manifattura è ferma dal 31 luglio scorso e per poter lavorare, anche limitatamente allo smaltimento dell’ordine pervenuto dal Giappone, sostengono i Cobas, occorre investire altrimenti “gli ordini rimangono sulla carta”.
“Primo tra tutti urge un intervento per ripristinare la funzionalità dell’unico forno di cottura oggi utilizzabile – si legge in una nota dei Cobas – questo consentirebbe tra l’altro di avviare una produzione più consistente e di conseguenza favorire il rientro dalla Cassa Integrazione di un maggior numero di lavoratori di quelli utilizzati fino ad oggi”.
La richiesta di una manutenzione straordinaria degli impianti “consentirebbe, al momento dell’assegnazione di Richard Ginori, di consegnare al futuro assegnatario un azienda pronta a riprendere la propria attività senza ulteriori perdite di tempo, che si tradurrebbero inevitabilmente in ulteriori perdite di ordinativi e di quote di mercato”.
I Cobas Ginori al curatore fallimentare: “Occorre investire per tenere attiva la fabbrica”
SESTO FIORENTINO – Occorrono, sin da ora, investimenti adeguati per consentire le attività previste nell’ambito dell’esercizio provvisorio nello stabilimento della Richard Ginori. Lo affermano i Cobas che hanno chiesto, al curatore fallimentare Andrea Spignoli, di agire in tal senso. In pratica la manifattura è ferma dal 31 luglio scorso e per poter lavorare, anche limitatamente […]
