CARMIGNANO – “Una storia con una verità non univoca. Per questo suscita ancora tanto interesse”. La storia è quella del “mostro di Firenze” e le parole sono quelle del criminologo Paolo Briganti che si siederà, mercoledì 12 novembre alle 21, con il sindaco Edoardo Prestanti e l’assessore alla cultura Maria Cristina Monni, nella sala consiliare del palazzo comunale per dialogare insieme su una vicenda “certamente con una verità giudiziaria – aggiunge Briganti – ma che ancora presenta lati oscuri”. Quei lati che durante l’incontro “Il mostro di Firenze” di mercoledì 12 saranno riproposti anche con la proiezione del trailer della miniserie “Il mostro” di Stefano Sollima, pubblicata da Netflix. “A me è piaciuta, – commenta Briganti – si incentra sulla pista sarda, che fu abbracciata all’inizio, Ma la cosa interessante del film di Sollima è che rappresenta, mette in luce i personaggi di un pezzo di Toscana, di un sottoproletariato che c’era ed esisteva in Toscana”. C’è un interesse particolare di Carmignano nel promuovere, quasi in contemporanea, con l’uscita e la pubblicazione del film di Sollima, una serata per riproporre, con l’aiuto del trailer, a 40 anni dall’ultimo delitto, la domanda “dove si nasconde la verità?”: Artimino è una delle località della serie. Anzi, il borgo medievale, pur con un altro nome, fa da sfondo alla prima immagine che apre il crime drama: nella prima scena del filmato, girata nel novembre 2023, che portò Sollima e la sua troupe ad arrampicarsi fino a Carmignano, compare appunto Artimino.
“Il mostro di Firenze”: una serata con la serie di Stefano Sollima girata anche ad Artimino
CARMIGNANO – “Una storia con una verità non univoca. Per questo suscita ancora tanto interesse”. La storia è quella del “mostro di Firenze” e le parole sono quelle del criminologo Paolo Briganti che si siederà, mercoledì 12 novembre alle 21, con il sindaco Edoardo Prestanti e l’assessore alla cultura Maria Cristina Monni, nella sala consiliare […]
