“In Fratellanza”, taglio del nastro per bar e pizzeria. Il presidente Ciriolo: “Un segno concreto di ciò che la nostra comunità sa fare”

CAMPI BISENZIO – Il bar e pizzeria “In Fratellanza” adesso sono realtà. Dopo il taglio del nastro di martedì pomeriggio, l’attività è partita a pieno ritmo, “un nuovo spazio – ha detto il presidente dell’associazione, Alessio Ciriolo – che abbiamo voluto chiamare non a caso “In Fratellanza”. Non si tratta, infatti, “soltanto” di un bar […]

CAMPI BISENZIO – Il bar e pizzeria “In Fratellanza” adesso sono realtà. Dopo il taglio del nastro di martedì pomeriggio, l’attività è partita a pieno ritmo, “un nuovo spazio – ha detto il presidente dell’associazione, Alessio Ciriolo – che abbiamo voluto chiamare non a caso “In Fratellanza”. Non si tratta, infatti, “soltanto” di un bar o di una pizzeria: è un segno concreto di ciò che la nostra comunità sa fare quando mette al centro i valori di solidarietà, condivisione e impegno. Viviamo in tempi difficili, in cui spesso prevale l’individualismo e in cui le sfide sociali ed economiche sembrano più grandi di noi. Eppure, proprio in momenti come questi, la risposta può venire dalla comunità, dal senso di appartenenza e dalla capacità di costruire insieme. “In Fratellanza” nasce da qui: dall’idea che un luogo possa essere al tempo stesso bello, accogliente e utile, e che ogni euro speso qui non sia soltanto un acquisto, ma un investimento nella e per la nostra gente. Questo spazio, infatti, non genera profitto privato: i ricavi saranno reinvestiti per il territorio, sosterranno le attività dei volontari, la protezione civile, i servizi di soccorso e di solidarietà. È un esempio concreto di economia circolare, dove ciò che entra ritorna in forma di aiuto, sostegno e crescita collettiva”.

“Sappiamo bene – aggiunge – quanto sia importante questo sostegno. Lo abbiamo visto, per esempio, durante l’alluvione che ha colpito Campi Bisenzio: in quelle giornate difficili i volontari sono stati i primi ad arrivare, a spalare fango, a portare conforto e generi di prima necessità. Così come li vediamo ogni giorno nei trasporti sanitari, nelle emergenze improvvise, quando una chiamata può significare la differenza tra la paura e la sicurezza. È in quei momenti che comprendiamo fino in fondo il valore del volontariato. Ma c’è un altro esempio, più semplice, che racconta bene lo spirito di questo posto. Da sempre i bar sono stati luoghi dove ci si incontra, si scambiano due parole, si trova compagnia. Quante volte un caffè o una partita a carte sono diventati l’occasione per stringere un legame? E proprio da queste relazioni, da queste chiacchiere nate davanti a un bancone, più di una volta qualcuno ha fatto il passo in più: da cliente abituale è diventato volontario, mettendosi al servizio della comunità. Perché il volontariato spesso nasce così: da un’amicizia, da un senso di appartenenza, dal sentirsi parte di qualcosa di più grande”.

Per poi concludere: “Ma c’è un altro aspetto importante: “In Fratellanza” non è solo volontariato, ma anche lavoro vero. Qui ci sono professionisti che operano con serietà, che utilizzano materie prime di qualità, che fanno crescere il locale con competenza. E tutto questo è fatto con una scelta etica precisa: qui non troverete alcol in eccesso, non ci sono slot machine, non si vendono tabacchi. Non giudichiamo nessuno, ma siamo diversi: perché questo luogo rappresenta la Fratellanza Popolare e i suoi valori. E quei valori chiedono di costruire un ambiente sano, accogliente, dove si possa stare bene insieme e dove ogni scelta rispecchi la responsabilità verso la comunità”.