“La grande utopia”: i bambini ascoltano e raccontano il nostro mondo

SESTO FIORENTINO – È stato presentato questa mattina 25 ottobre alla Lucciola il progetto “La grande utopia”, promosso da Emergency con Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi Ets e l’Istituto comprensivo Gino Strada di Sesto Fiorentino. Il progetto è stato illustrato nell’ambito di Sesto Mondo e ha visto la presenza del Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo […]

SESTO FIORENTINO – È stato presentato questa mattina 25 ottobre alla Lucciola il progetto “La grande utopia”, promosso da Emergency con Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi Ets e l’Istituto comprensivo Gino Strada di Sesto Fiorentino. Il progetto è stato illustrato nell’ambito di Sesto Mondo e ha visto la presenza del Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Gino Strada” Rodolfo Sarli, di Simonetta Gola, direttrice della Comunicazione di Emergency, di Laura Pedroni, community developer di Fondazione Reggio Children e, per l’Istituto, Rosa Anna Amaro, insegnante della scuola primaria De Amicis, insieme agli interventi di bambini e bambine che hanno realizzato il progetto Sono intervenuti il sindaco Lorenzo Falchi e l’assessore all’istruzione Sara Martini. Al termine della presentazione seguirà un laboratorio artistico per tutti i bambini. Al progetto hanno partecipato un’ottantina di bambini e una ventina di insegnanti.

“Noi abbassiamo la guerra!” è la frase simbolo emersa durante la realizzazione del progetto e che è divenuta il titolo all’elaborazione fatta a scuola. “Non litigare, convivere con gli altri”, “Le guerre si dimenticano delle persone”, “Io andrei dai paesi in guerra e li farei riflettere, li farei parlare tra di loro”, “l’utopia è una città dove non c’è guerra” sono altre espressioni scaturite, insieme a grafiche e disegni, durante i laboratori e i confronti realizzati a partire dalla vita quotidiana di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, dalla scuola dell’infanzia, alla primaria e alla secondaria di primo grado. Insieme a insegnanti e educatori sono state narrate e reinterpretate storie di amicizia e rispetto, sono stati ideati saluti di pace, si è riflettuto sul significato di un gesto gentile, sono state realizzate opere grafiche contro la guerra. “È stato un momento per raccontare il progetto realizzato lo scorso anno – dice il dirigente dell’Istituto comprensivo Gino Strada Rodolfo Sarli – in un periodo di conflitti ed è stato trattato il tema della pace cercando di cambiare prospettiva. Sono state fatte piccole esperienze didattiche che partivano dall’ascolto: cosa i bambini pensano e dicono su questi temi. Da qui sono emerse frasi come Noi abbassiamo la guerra, dove il noi rappresenta tutti quanti”.

Tra le molte esperienze didattiche tenute lo scorso anno anche quella del “gioco” con il filo e il gomitolo tra i bambini di 3 anni. “Bambini di tre anni, un filo e un gomitolo – racconta Sarli – se dobbiamo discutere per un gioco chi ha il filo parla e gli altri ascoltano, poi il gomitolo passa ad un altro bambino e il gioco riprende. Questa pratica rende il senso di quello che si può risolvere con la parola.”. Si ascolta, si parla, si imparano buone pratiche di condivisione e incontro. I bambini più grandi, invece, hanno poi realizzato una serie di manifesti per la pace contro le guerre affissi in alcuni spazi pubblici di Sesto Fiorentino.