L’analisi del voto con le parole dei candidati: ecco le loro reazioni

CAMPI BISENZIO – Una lunga giornata. Anzi, una lunga due giorni di voto. Culminata con l’ufficializzazione del ballottaggio tra Leonardo Fabbri e Andrea Tagliaferri e la sconfitta del centro-destra dopo i “fasti” delle politiche del settembre scorso. Adesso, quindi, ci aspettano altri quindici giorni di campagna elettorale, in attesa di tornare alle urne il 28 […]

CAMPI BISENZIO – Una lunga giornata. Anzi, una lunga due giorni di voto. Culminata con l’ufficializzazione del ballottaggio tra Leonardo Fabbri e Andrea Tagliaferri e la sconfitta del centro-destra dopo i “fasti” delle politiche del settembre scorso. Adesso, quindi, ci aspettano altri quindici giorni di campagna elettorale, in attesa di tornare alle urne il 28 e 29 maggio prossimi. Anche se, “fra le righe”, qualcosa si è già iniziato a intravedere. Quel che è certo è anche nel 2023, dopo che nel 2018 Emiliano Fossi aveva avuto la meglio su Maria Serena Quercioli, sarà il ballottaggio a decretare chi sarà il prossimo sindaco di Campi Bisenzio. Un risultato, lo ricordiamo ancora una volta, deciso dalla metà esatta dei campigiani aventi diritto al voto, visto che alle urne si è recato il 51% e spiccioli di coloro che avevano diritto a tenere fra le proprie mani scheda elettorale e matita copiativa. Anche questo un dato che si ripete proprio come cinque anni fa.

“Siamo stati nettamente i più votati al primo turno – ha detto Leonardo Fabbri – e di questo ringrazio i campigiani. Nelle prossime due settimane ci confronteremo sulle proposte per Campi, quartiere per quartiere. Il ballottaggio lo avevamo messo in conto, ma in ogni caso l’apparentamento che vogliamo fare è quello con i cittadini di Campi. Nei prossimi 14 giorni parleremo del futuro della città e non del passato, mettendo al primo posto concretezza e buonsenso”.

“Abbiamo fatto una piccola, grande impresa – ha scritto su Facebook Andrea Tagliaferri – ed è tutto merito vostro. Grazie a voi siamo riusciti ad aggregare un fronte civico e progressista, con un programma ambizioso, guidato da una visione lungimirante che punta a un rinnovamento per Campi Bisenzio. Ora manca un ultimo, fondamentale, passo per dare alla nostra città il futuro che merita”.

“Come segretario della federazione di Firenze di Sinistra italiana, a nome di tutti gli iscritti, – ha aggiunto Ivan Moscardi, segretario della federazione fiorentina di Sinistra italiana – dichiaro di essere stracontento che il nostro candidato, Andrea Tagliaferri, sia arrivato al ballottaggio.  Quando esiste la politica, quando esiste il rapporto diretto con i cittadini, quando le battaglie sono fatte in modo coerente per anni e senza politicismi, tutte queste cose portano risultati in quanto consentono di avere rapporti chiari trasparenti e costruttivi con gli alleati. L’alleanza imbastita con caparbietà da Sinistra italiana, mettendo a disposizioni mezzi e uomini, con la sinistra comunista, i 5 stelle e le liste civiche ecologiste e progressiste, lo dimostra dando risultati eccezionali. Ora tutti insieme pensiamo all’ultimo fino settimana di maggio, quando i campigiani dovranno scegliere fra la palude continuista rappresentata dal Pd locale e il cambiamento rappresentato dalla nostra coalizione e dal nostro giovane e preparato candidato”.

Il primo a “prendere la parola”, nonostante l’esito negativo del voto, è stato invece Riccardo Nucciotti, a cui comunque va riconosciuto “l’onore delle armi”: “Gli unici senza appoggi di partiti a livello nazionale, siamo quelli che hanno fatto una campagna elettorale corretta e rispettosa nei confronti di tutti. Voglio ringraziare i tre amici che dal primo minuto hanno sostenuto la mia candidatura, voglio ringraziare sinceramente il Cavaliere Giovanni Rodi per essere stato accanto a me e soprattutto voglio ringraziare le 44 persone che si sono impegnate a sostegno della mia candidatura. É stata una campagna elettorale per me molto bella e appassionata che mi ha dato tante soddisfazioni. La mia idea, la mia volontà e quella dei candidati, é quella di rimanere uniti e lavorare per i prossimi cinque anni in consiglio comunale, portando avanti i punti del nostro programma per il bene di Campi e dei campigiani. Grazie alle campigiane e ai campigiani che mi hanno dato il loro sostegno e il loro voto, non li deluderó, non li deluderemo. Esserci sempre era il mio motto e lo manterró, continuerò a stare tra la gente come ho sempre fatto”.

Bocche cucite da parte di Antonio Montelatici, anche Paolo Gandola, dopo una campagna elettorale ricca di comunicazione, si è affidato a Facebook: “Ho appena contattato il candidato Tagliaferri per congratularmi e augurargli buon lavoro per il prossimo ballottaggio. Da parte mia ho fatto una campagna elettorale senza remore perchè questo territorio lo meritava. Adesso con i numeri si dimostra che il centrodestra doveva essere unito e doveva unirsi attorno alla mia candidatura che ha dimostrato di raccogliere il consenso degli elettori, sebbene l’assenza primo partito della coalizione. Un partito che è passato dal 26 al 12 in quanto si è imbarcato in una esperienza palesemente contro natura. Io sono felice per il risultato della mia lista civica Impegno Vero che, aperto pochi mesi fa, ha raccolto poco meno del 9%, un risultato straordinario che ci pone come vero movimento motore del civismo in città. Con tutta la coalizione abbiamo superato il 19% con oltre 3.000 voti. A mio modo di vedere Campi ha perso un’occasione importante, ma soprattutto il centrodestra. Gli elettori hanno sempre ragione e se ne deve prendere atto”.