Lega: “Su via Gramsci la giunta dice “faremo”, ma i tempi sono lunghi”

SESTO FIORENTINO – “La viabilità di via Gramsci, a Quinto Basso, resta un problema evidente e quotidiano. Eppure, dalla Giunta Falchi arrivano soltanto promesse vaghe e frasi fatte. Il vicesindaco Pecchioli assicura che “si farà”, ma a oggi non si è fatto praticamente nulla”. È quanto affermano in una nota i consiglieri della Lega Sabrina […]

SESTO FIORENTINO – “La viabilità di via Gramsci, a Quinto Basso, resta un problema evidente e quotidiano. Eppure, dalla Giunta Falchi arrivano soltanto promesse vaghe e frasi fatte. Il vicesindaco Pecchioli assicura che “si farà”, ma a oggi non si è fatto praticamente nulla”. È quanto affermano in una nota i consiglieri della Lega Sabrina Fiorelli e Daniele Brunori. “A maggio – dicono gli esponenti della Lega – il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità una mozione che impegnava l’amministrazione a rivedere la viabilità della strada, con particolare attenzione alla sincronizzazione e riqualificazione degli impianti semaforici. Cinque mesi dopo, l’unico intervento concreto è stato lo spostamento del semaforo tra via Nilde Iotti e via Gramsci: un passo importante, ma isolato. Poi, il nulla. Nessuna opera avviata, nessuna data, nessuna certezza. Nel frattempo, i cittadini continuano a segnalare la pericolosità della strada. E purtroppo non si tratta solo di lamentele: ci sono stati incidenti, anche mortali. Quanto ancora dovremo aspettare prima che dalle parole si passi ai fatti?”

“Durante l’ultimo consiglio comunale, – proseguono Fiorelli e Brunori – l’assessore Pecchioli ha parlato di “stato di avanzamento dei lavori”. Ma la realtà è che siamo ancora alla fase di studio e progettazione. Nessuna decisione definitiva. Si ipotizza, al condizionale, una rotatoria tra via Gramsci, via Gaddi e via della Sassaiola, oppure un’onda verde, oppure entrambe… oppure niente. Insomma, dopo cinque mesi e una mozione approvata all’unanimità, siamo ancora fermi ai “forse”. La verità è che l’amministrazione continua a rinviare, a nascondersi dietro tecnicismi e promesse, mentre i cittadini restano ostaggio di una strada pericolosa e di un traffico insostenibile. “Sicuramente faremo”, ripetono. Ma la domanda rimane: quando?”