L’inclusione scolastica fra sostegno e assistenza educativa: una battaglia vinta dalle famiglie signesi

SIGNA – Una battaglia vinta. Dalle famiglie signesi per l’inclusione dei loro figli. Una battaglia che riguarda la ripartizione delle responsabilità per il sostegno scolastico e, in particolare, le ore di assistenza educativa. L’inclusione scolastica, infatti, si fonda su una distinzione di responsabilità finanziarie: lo Stato copre le ore di sostegno (docenti specializzati) mentre i […]

SIGNA – Una battaglia vinta. Dalle famiglie signesi per l’inclusione dei loro figli. Una battaglia che riguarda la ripartizione delle responsabilità per il sostegno scolastico e, in particolare, le ore di assistenza educativa. L’inclusione scolastica, infatti, si fonda su una distinzione di responsabilità finanziarie: lo Stato copre le ore di sostegno (docenti specializzati) mentre i Comuni finanziano le ore di assistenza educativa (assistenti all’autonomia). Nel Comune di Signa, dove l’erogazione avviene tramite la Società della Salute, “a fronte di ulteriori tagli al monte ore richiesto, – come spiega il presidente di Trisomia 21, Cristiano Bencini – il Comune aveva ridotto di 80 ore le 160 ore inizialmente assegnate. Una riduzione che nei primi mesi di scuola ha compromesso la piena attuazione del diritto all’inclusione per tutti gli studenti con disabilità dell’Istituto comprensivo di Signa, compresi i due studenti con sindrome di Down della nostra associazione”.

Così, a fine settembre, Bencini ha chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco Giampiero Fossi e l’assessore alle politiche sociali Marcello Quaresima. “Inizialmente l’amministrazione comunale aveva confermato i tagli – aggiunge Bencini – rendendo i tagli all’educativa inspiegabilmente drastici; da qui la mia richiesta alla dirigente scolastica per la convocazione di una riunione in modo da avere tutti i chiarimenti necessari”. Riunione che si è svolta il 16 ottobre e alla quale hanno partecipato anche le famiglie coinvolte e al termine della quale il sindaco Fossi ha confermato “la totalità delle 160 ore da ridistribuire sugli alunni certificati a partire dal 1 novembre. Ha inoltre assunto un impegno formale, comunicando che per il triennio 2026-2028 il Comune ha già predisposto un incremento di stanziamenti per tale voce”. Per poi aggiungere: “Nonostante il grande risultato, continueremo a monitorare costantemente la situazione per garantire un’immediata attuazione della soluzione. Gli educatori individuati inizialmente, a causa dei tagli, si sono reimpiegati in altri lavori. Ora la Società della Salute è chiamata a scegliere fra due opzioni urgenti: o trovare nuovi operatori per coprire le 80 ore aggiuntive a copertura sociale, oppure aumentare le ore da 80 a 160 per gli operatori che sono già stati impiegati e sono operativi”.

Sull’argomento è intervenuta anche Irene Coltelluccio che, in prima persona e insieme ad altre famiglie, si è attivata per garantire a suo figlio la frequentazione totale delle ore scolastiche giornaliere: “Sono felice per la soluzione proposta e trovata dal Comune e spero che sia mantenuta anche per i prossimi anni. E auspico, come genitore, di non ritrovarmi in futuro in questa situazione di disagio che mi sono trovata a affrontare dall’inizio della scuola. Il mio desiderio è quello di essere serena nel lasciare mio figlio a scuola sapendo che è tutelato e sorvegliato dal personale competente. Ringrazio il consiglio di istituto e il suo presidente nonché le insegnanti per il loro aiuto e sostegno. Ma anche l’amministrazione comunale, il sindaco Fossi e in particolare l’assessore Quaresima per la soluzione trovata e che che sarà garantita dal mese di novembre con la copertura totale delle ore di permanenza scolastica a favore dei ragazzi con disabilità”. Per poi concludere: “Ma il mio ringraziamento va anche agli avvocati Teresa Pucci e Chiara Pagni che sono state disponibili con i loro consigli a sostenermi in questo momento delicato sottolineando come da sempre l’amministrazione comunale sia stata sensibile e competente per le vicende di questo tipo e che sarebbe stata trovata una soluzione seria e concreta come effettivamente è stato”.

Queste invece le parole dell’assessore Quaresima: “Ci siamo trovati in difficoltà, ma grazie al lavoro degli ultimi giorni siamo riusciti a trovare una soluzione e a coprire tutte le ore che evidentemente si erano rivelate insufficienti. Con un primo assestamento di bilancio relativo agli ultimi due mesi del 2025 in attesa poi di provvedere con un ulteriore assestamento nel bilancio dell’anno prossimo. Quelle delle famiglie erano e sono preoccupazioni comprensibili per l’importanza del servizio e ci siamo attivati proprio perché il problema non possa ripetersi in futuro”.