Lupi, cinghiali e caprioli: ecco quanti ce ne sono a Monte Morello

SESTO FIORENTINO – Se siete frequentatori abituali di Monte Morello, di sicuro vi è già capitato: con un grugnito un cinghiale attraversa il sentiero, o c’è un fuggi fuggi di agili daini davanti alla vostra auto. Addirittura qualcuno dichiara di aver avvistato un lupo, e sono state rinvenute carcasse di piccoli animali sbranati. Ma quanti […]

SESTO FIORENTINO – Se siete frequentatori abituali di Monte Morello, di sicuro vi è già capitato: con un grugnito un cinghiale attraversa il sentiero, o c’è un fuggi fuggi di agili daini davanti alla vostra auto. Addirittura qualcuno dichiara di aver avvistato un lupo, e sono state rinvenute carcasse di piccoli animali sbranati. Ma quanti sono questi “abitanti” di Monte Morello? Abbiamo provato a chiederlo ai responsabili dell’ Ufficio Caccia Regionale, ed ecco le loro stime.

Per quel che riguarda i caprioli, si stima una popolazione sull’intera zona di circa 900-1000 caprioli per una densità di circa 18 capi ogni 100 ettari. Ci sono poi anche i loro “cugini” daini, che furono introdotti prendendo soggetti in eccesso dalla tenuta presidenziale di San Rossore, e che a Morello pare si siano trovati bene: si stima una popolazione di circa 120 capi per una densità di circa 2 capi ogni 100 ettari. Sempre tra gli ungulati, si registrano i cinghiali, che vivono però in due zone distinte. La zona sud di Monte Morello è difatti vincolata a divieto di caccia con la presenza di una Zona di Ripopolamento e Cattura denominata “Doccia”, di oltre 600 ettari.  I restanti versanti di Monte Morello sono territori a caccia programmata, suddivisi in distretti di caccia. Pur essendo molto complicato stabilire delle densità precise delle popolazioni presenti, si stimano tra 8 e 15 cinghiali ogni 100 ettari prima dell’apertura della caccia.

Per quanto riguarda i lupi, è difficilissimo fare stime di densità, possiamo dire che esiste sicuramente un nucleo riproduttivo (quindi un branco, in cui i giovani quando diventano adulti si spostano alla ricerca di nuovi territori non occupati da altri lupi), ma è estremamente probabile che i nuclei siano due, uno sul versante nord ed uno su quello sud. Si parla all’incirca di massimo una 15ina di lupi, distribuiti dunque tra il versante “sestese” e quello di Vaglia. Queste ovviamente- ci tengono a precisare dagli uffici regionali –  sono solo stime, perché contare degli animali che si spostano nel bosco non è certo come censire la popolazione residente.
Certo è – come sanno gli abitanti delle zone collinari – che gli ungulati sono ormai tanti, e cinghiali, daini e caprioli si spingono sempre più in vicinanza delle abitazioni per cercare cibo negli orti e giardini.
Il massiccio di Monte Morello ricopre 5-6.000 ettari, di cui 1.700 circa nel territorio sestese, i restanti tra Vaglia, Calenzano e Firenze. Oltre agli animali censiti dagli uffici regionali, sul territorio è presente una gran varietà di specie faunistiche: tra i predatori che creano problemi a chi alleva galline le volpi, donnole, faine, tassi, e poi  talpe, ricci, istrici, lepri, scoiattoli, ghiri, topi di varie razze, toporagni e pipistrelli; oltre a rettili, anfibi e uccelli di tante varietà.

La nostra montagna si presenta dunque, aldilà degli ungulati e della selvaggina, come un enorme parco dove chi è attento può osservare una gran quantità e varietà di animali. Magari restando sempre… attento al lupo (e a mamma cinghiale).

Francesca Gambacciani

Si ringrazia il dottor Federico Merli dell’Ufficio Caccia Regionali per i dati forniti sulle stime di presenza di lupi e ungulati.