CALENZANO – Migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del parco agricolo della Piana: questi gli obiettivi di un incontro, (in gergo kick off meeting) di presentazione delle azioni e delle strategie che istituzioni, imprenditori, enti gestori e ricercatori concordano per la riqualificazione paesaggistica, agricola e naturalistica del territorio, che si è tenuto a Calenzano a cura del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.
Il Pit (Piano di indirizzo territoriale della Regione) Parco della Piana è per il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno una importante occasione per inserire una serie di interventi strutturali strategici per il Consorzio con obiettivi plurimi tra cui la conservazione e il ripristino degli elementi caratteristici del paesaggio, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, il sostegno ad investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali e ad azioni congiunte per il miglioramento ambientale, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
In sostanza le azioni condotte dal Consorzio saranno: la riqualificazione di una porzione della cassa di espansione in località Castelletti a Signa attraverso la realizzazione di una piccola ma significativa tessera di un paesaggio storico (ormai quasi del tutto scomparso) della Piana. Nella cassa di espansione verrà realizzata una nuova affossatura del reticolo idrografico secondario con canali lungo i quali saranno piantate specie arboree, arbustive ed erbacee che andranno a comporre filari alberati dall’elevato valore paesaggistico e naturalistico; la realizzazione di un primo lotto della cassa di espansione di Castelnuovo, vicino a Poggio a Caiano per un’area di invaso di circa 190.000 metri cubi su una superficie di 20 ettari con lo scopo di proteggere dal rischio idraulico gran parte dell’agricoltura della zona. L’intervento sarà realizzato con particolare attenzione anche agli aspetti naturalistici e ambientali vista la presenza in loco di una specie anfibia di grande interesse, la raganella.
Accanto a queste attività il Consorzio sarà protagonista, insieme alle organizzazioni agricole, all’Università di Firenze, e alla Città metropolitana, del coordinamento del progetto insieme ai vari soggetti partecipanti. Caratteristica fondamentale del Pit, che sarà oggetto di prossimi incontri preliminari anche a Poggio a Caiano e a Firenze, è infatti la cooperazione e l’integrazione tra istituzioni, imprenditori, enti gestori, ricercatori e intorno a strategie condivise di riqualificazione della Piana fiorentina per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro. Nel complesso il Consorzio ha impegni nel Pit per un valore di circa 370.000 euro che hanno permesso però di attivare altre risorse finanziarie pari a circa 180.000 euro di per il contestuale ringrossamento degli argini lungo il Torrente Agna che si realizzerà con il quasi totale riutilizzo delle terre di escavazione per l’approfondimento della cassa di espansione di Castelnuovo. Un valore aggiunto che conferma l’importanza di questa progettualità sul territorio.