Pistonina (Cisl): “Aeroporto, la storia infinita. Disssentire è legittimo, strumentalizzare no”

FIRENZE – Per Roberto Pistonina, segretario generale Cisl Firenze e Prato, quella dell’aeroporto di Firenze è una storia infinita. E, in vista anche della manifestazione di sabato 30 marzo, spiega il perché e quale è la posizione della Confederazione italiana sindacati lavoratori. Il nostro è un Paese meraviglioso; siamo il popolo della fantasia, della genialità […]

FIRENZE – Per Roberto Pistonina, segretario generale Cisl Firenze e Prato, quella dell’aeroporto di Firenze è una storia infinita. E, in vista anche della manifestazione di sabato 30 marzo, spiega il perché e quale è la posizione della Confederazione italiana sindacati lavoratori.

Il nostro è un Paese meraviglioso; siamo il popolo della fantasia, della genialità e del buon gusto, ma quando affrontiamo alcune questioni dirimenti per lo sviluppo o per la crescita civile e sociale, siamo il popolo delle polemiche che frenano la modernità. La discussione pluridecennale sull’aeroporto di Firenze ne è l’esempio più calzante. Si cerca ancora di stoppare un’infrastruttura, a mio avviso, non più rinviabile per almeno cinque buoni motivi. Il primo legato allo sviluppo del territorio: Firenze è una delle pochissime città di rilievo internazionale che ha un aeroporto in città. Le potenzialità di questo vantaggio sono sotto gli occhi di tutti, una delle città più belle sul globo che in 10 minuti porta il visitatore nel centro storico attraverso una tramvia già costruita e dedicata proprio a questo scopo. Dovremmo ammettere che se ciò non fosse straordinariamente strategico avremmo fatto un ramo della stessa tramvia inutile, con spreco di denaro pubblico; ma nessuno dei comitati del no ha mai sollevato eccezioni in questo senso quindi, quantomeno per coerenza, dovremmo concludere un progetto già avviato. Il secondo punto è legato al fatto che oggi l’aeroporto, per motivi di sicurezza, viene sfruttato dai veicoli in modo parziale con spreco di risorse e ricadute anche sulle tariffe. Il terzo motivo è legato al fatto che lo scalo di Firenze è in buona salute in termini di viaggiatori, con una crescita costante ed importante nel tempo, nonostante la concorrenza di Bologna.
Nessuno dei contrari all’opera poi (e siamo al quarto punto) sembra preoccuparsi della sicurezza dell’attuale scalo, con gli aerei che passano poche decine di metri sopra le abitazioni civili, tagliando un’autostrada, con un cono acustico insostenibile per migliaia di fiorentini. La nuova pista risolverebbe tutti questi problemi. Ultimo, ma non meno importante elemento, è la crescita occupazionale, con circa cinquecento nuovi posti di lavoro stabili. Il mio contributo a questa estenuante discussione è sicuramente parziale rispetto alle competenze tecniche che sono richieste, ma non vedere la questione anche sotto l’ottica dello sviluppo della città e della Regione a me, francamente, pare un delitto, legato più ad egoismi territoriali che non a problemi ambientali e tecnici.
Dissentire è legittimo, strumentalizzare no. La politica, quella vera, dovrebbe avere anche la capacità di decidere, una volta che tutte le verifiche di fattibilità sono state effettuate; e di realizzare le decisioni prese, nel modo migliore e più veloce possibile. Mi sia consentito un parallelismo su due questioni per comprendere l’involuzione a cui siamo sottoposti. Quando si avviarono i lavori per la tramvia a Scandicci assistemmo a feroci discussioni su paventate disastrose ripercussioni per quell’area; oggi non solo è osannata da tutti, ma la realizzazioni delle linee successive non ha incontrato resistenza alcuna. La rete autostradale italiana negli anni Sessanta fu realizzata in sei anni, la discussione sull’aeroporto dura da decenni e ancora non si vede un cantiere aperto. Due esempi che ci portano a dire che il diritto al dissenso va sempre difeso, come parte integrante della democrazia, ma poi l’interesse delle collettività, con lo sviluppo conseguente, deve prevalere sui particolarismi strumentali.

Roberto Pistonina, segretario generale Cisl Firenze Prato