QuartoTempo, il calcio è “visionario“ e inclusivo. E il circolo Dino Manetti apre le porte all’Europa

CAMPI BISENZIO – Spazio all’inclusione (quella vera e non quella di cui molti si riempiono la bocca) ma anche il desiderio di “portarsi in casa” uno spicchio di Europa. Questi gli elementi principali di un progetto che ieri è stato presentato nei locali del circolo Arci Dino Manetti nell’ambito dell’edizione 2022 del “No Gap festival”. […]

CAMPI BISENZIO – Spazio all’inclusione (quella vera e non quella di cui molti si riempiono la bocca) ma anche il desiderio di “portarsi in casa” uno spicchio di Europa. Questi gli elementi principali di un progetto che ieri è stato presentato nei locali del circolo Arci Dino Manetti nell’ambito dell’edizione 2022 del “No Gap festival”. A farsi promotore di tutto ciò è stato il QuartoTempo Firenze che qui è di casa e che dello sport inclusivo fa da sempre la propria bandiera. E così ieri è stato tenuto a battesimo il “VisiBall”, o calcio visionario, che consente di far giocare insieme vedenti e non vedenti e che è stato sviluppato nell’ambito del progetto europeo “Erasmus+Four-Minute BarrierS” condiviso come partner con Bulgaria, Romania, Grecia, Irlanda e Belgio. Ecco perché l’Europa è arrivata dentro il circolo Arci Dino Manetti, perché ieri pomeriggio si è giocato un vero e proprio torneo internazionale.

Nella speranza che con il passare del tempo tutto questo possa ampliarsi ancora di più ed entrare, perché no, all’interno delle scuole, in modo che di inclusione si riesca a parlarne fin da giovanissimi e ciò contribuisca a costruire anche un futuro diverso. Perché l’obiettivo, come hanno ribadito i vari partner coinvolti nel progetto, “è quello di rendere l’inclusione un concetto vero e non astratto e, al tempo stesso, fare qualcosa di concreto per metterla in pratica. Ecco, quello che vi proponiamo è un esempio autentico di integrazione, anche se ci sono ancora molti pregiudizi da abbattere e da lavorare ancora tanto per riuscirci”. Concetti evidenziati anche da Matteo Fazzini, presidente di QuartoTempo Firenze: “Innanzitutto mi piace dare risalto a come l’Europa sia arrivata qui, in una Casa del popolo che è nata e cresciuta grazie ai sacrifici fatti in quarant’anni di attività dai volontari ai quali è giusto rendere onore”. “E poi c’è questa nuova opportunità, che dà seguito a quella che è da sempre la nostra mission, – ha aggiunto – che dà una nuova opportunità a chiunque voglia fare dello sport, unendo divertimento e un po’ di sano agonismo, permettendo in questo modo di fare attività fisica a chi, suo malgrado, non potrebbe fare diversamente, insomma di fare realmente gioco di squadra”.

Lo conferma anche l’assessore all’innovazione del Comune di Campi, Giorgia Salvatori: “Le persone, la comunità e l’inclusione sono gli elementi che fanno innovazione oggi nei territori. Noi da anni portiamo avanti a Campi Bisenzio percorsi virtuosi di questo tipo e tante esperienze e progettualità sono nate. Il calcio visionario sperimentato da QuartoTempo al Circolo Dino Manetti, è una di queste e ci dice che sempre la rete e le persone fanno la differenza nei percorsi di sviluppo e d’innovazione delle comunità”.