FIRENZE – Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Firenze, Fucecchio, Montignoso (Gambassi Terme), Impruneta, Montaione – Borgo di Iano, Palazzuolo, Reggello, Rignano, San Piero a Sieve, Signa e Vinci – Petroio: queste le località che fanno parte della “guida digitale” (di cui pubblichiamo il link) della Città Meropolitana di Firenze che racchiude. Non a caso, se il primo presepe vivente della storia è attribuito a San Francesco d’Assisi, allestito nel 1223 in provincia di Rieti nel borgo di Greccio, la tradizione, con il passare del tempo, si è ampiamente diffusa e oggi sono davvero tanti i presepi artistici, anche nei Comuni della Città Metropolitana di Firenze. Quello di Capraia e Limite, per esempio, è stato presente il 13 dicembre, con l’Associazione nazionale Città dei Presepi, all’udienza con Papa Leone XIV, concessa in occasione del presepe vivente d’Italia che si svolge nelle strade adiacenti la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
Fra i 150 esposti nel centro di Cerreto Guidi, invece, c’è anche quello di Gessica Mancini che ha creato all’uncinetto il suo presepe di 12 metri come terapia contro il morbo di Parkinson. Ognuno con la sua singolarità, tutti i presepi – e le iniziative a essi collegati – sono stati raccolti dalla Città Metropolitana di Firenze in una pubblicazione, una sorta di “guida digitale” per chi vuole visitare queste realtà originali e respirarne la magia. “Questa tradizione – ha detto Claudia Sereni, consigliera della Città Metropolitana delegata alla cultura – crea attorno a ciascun presepe una comunità attiva che partecipa alle diverse fasi di realizzazione con passione. Ogni anno la rappresentazione della nascita di Gesù è occasione di condivisione del messaggio di pace che ogni Presepe porta con sé”. A partire da questa prima pubblicazione, il prossimo anno sono previste altre iniziative di diffusione delle tradizioni metropolitane nel periodo delle feste.
