Reddito di cittadinanza, Gemelli (FdI): “Hanno distrutto le casse dello Stato, ora la sinistra vuole fare lo stesso in Toscana”

CAMPI BISENZIO – “Hanno distrutto le casse dello Stato, ora la sinistra vuole distruggere le casse della Toscana”: parole di Claudio Gemelli, candidato per Fratelli d’Italia nel Collegio 4 della Piana. “L’accozzaglia di Pd, Avs e M5S – aggiunge – ha ripresentato il vecchio tormentone di Giuseppe Conte, il reddito di cittadinanza regionale. Quando lo hanno […]

CAMPI BISENZIO – “Hanno distrutto le casse dello Stato, ora la sinistra vuole distruggere le casse della Toscana”: parole di Claudio Gemelli, candidato per Fratelli d’Italia nel Collegio 4 della Piana. “L’accozzaglia di Pd, Avs e M5S – aggiunge – ha ripresentato il vecchio tormentone di Giuseppe Conte, il reddito di cittadinanza regionale. Quando lo hanno applicato a livello nazionale la misura si è rivelata un vero e proprio disastro annunciato. I conti pubblici sono stati dilaniati. Del sussidio grillino ne hanno goduto addirittura terroristi, mafiosi, spacciatori. Ma per la sinistra va tutto bene così. In Toscana i risultati sarebbero gli stessi. Anche perché Giani ha già annunciato da dove prenderà i fondi, stimati a circa 3 miliardi di euro l’anno, ovvero dagli a stanziamenti europei. Gli stessi stanziamenti che oggi sono destinati al supporto delle aziende in difficoltà nella Piana fiorentina e non solo”.

“L’approvazione del reddito di cittadinanza regionale – aggiunge Gemelli – sarebbe l’ennesimo colpo all’imprenditoria toscana, messa in ginocchio da anni di mancati sostegni e aiuti da parte della Regione. Le piccole e medie imprese sono la colonna portante della nostra economia e non possiamo lasciare che la sinistra le lasci ancora più sole. Basta con l’assistenzialismo di Stato, in questo caso di Regione. I fondi devono essere destinati alla creazione di nuovi posti di lavoro in maniera seria. Non possiamo permettere che la sinistra a guida Pd continui a sprecare i soldi dei toscani per bene per lasciare che qualcuno possa stare sul divano, senza contribuire in alcun modo al tessuto economico e sociale della Regione”.