Sì aeroporto: “Comitati della Piana favorevoli all’allungamento della pista. Ma chi ci pensa ai cittadini sorvolati?”

FIRENZE – Anche alla luce della manifestazione dei comitati no aeroporto di venerdì scorso, è arrivata la replica dei favorevoli all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, per voce di Paolo Gambaro e del gruppo Facebook W la nuova pista di Peretola. “Tutte le difficoltà sarebbero facilmente superabili, con l’allungamento della pista attuale”: “Questa frase, – spiega Gambaro […]

FIRENZE – Anche alla luce della manifestazione dei comitati no aeroporto di venerdì scorso, è arrivata la replica dei favorevoli all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, per voce di Paolo Gambaro e del gruppo Facebook W la nuova pista di Peretola. “Tutte le difficoltà sarebbero facilmente superabili, con l’allungamento della pista attuale”: “Questa frase, – spiega Gambaro – contenuta fra l’altro nell’ultimo comunicato dei Comitati no aeroporto della Piana, mi ha fatto  sobbalzare sulla sedia. E a rimanere sconvolti sono stati, oltre a me, migliaia di abitanti  attualmente sorvolati che da anni chiedono il riposizionamento della pista che, ricordiamolo, non impatterebbe su nuovi abitati ma solo su campi e capannoni”. “Non so come sia possibile proporre uno scenario così scellerato, – aggiunge – ci sono impliciti un tale menefreghismo e insensibilità verso chi da anni vive sotto le rotte degli aerei che difficilmente riesco a trovare una spiegazione sensata. Finora i comitati non sembravano particolarmente interessati a dare una risposta alle aziende, stanche di uno scalo scalcinato con elevata aleatorietà dei voli, e responsabile di una riduzione del tasso di crescita potenziale dell’economia. Anzi negli anni hanno fatto segnalazioni, ricorsi, reclami, denunce, petizioni, diffide, manifestazioni, pubblici appelli a ministri, Presidenti della Repubblica, Consiglio di Stato, Commissione Europea, tribunali, presidenti Enac, esposti alle Procure, scritto decine di comunicati per dire sempre la stessa cosa: l’aeroporto non si può ampliare”. “Ci hanno sempre spiegato – continua Gambaro – che in quell’area l’aeroporto non ci può stare per il fenomeno del cross wind, del wind shear e per bird strike, perché l’allungamento della pista farebbe di Peretola un vero e proprio aeroporto intercontinentale, per la situazione idrogeologica complessa per una zona storicamente paludosa, per i costi, perché l’UE ha già dichiarato inammissibili i 150 milioni di finanziamento che farebbero scattare un’immediata procedura di infrazione, perché non si può avere fiducia sull’operato “imparziale” dei soggetti incaricati di tutelare la sicurezza, la salute e l’ambiente, perché altri due aeroporti sono a distanza inferiore ai 100 chilometri, per non esserci stato il processo partecipativo, perché è da loro considerata infrastruttura devastante sia per l’urbanizzazione dei territori sia per le nocività che saranno ulteriormente emesse e che sono già problematiche per gli abitanti di Peretola, Brozzi e Quaracchi”. “Adesso, invece, – conclude – tutto a un tratto decidono che sì l’aeroporto ci può stare, anzi può essere perfino ingrandito, basta interrare l’autostrada e allungare la pista attuale a discapito di chi vive a Peretola, Brozzi e Quaracchi. Finora si sono sempre riempiti la bocca di tante parole, ergendosi persino a paladini dei cittadini di Brozzi, Peretola e Quaracchi. Ma ora il velo è caduto e chi rimane con il cerino in mano sono quei pochi che avevano abboccato alla loro rete. Adesso i Comitati no aeroporto vogliono sì l’aeroporto, perfino con una pista più lunga ma sempre sulla testa di 20.000 cittadini che non meritano così tanto odio da presunti comitati ambientalisti”.