Signa Tricolore, il 4 novembre e il gancio mancante

SIGNA – “Sconcerto”. Usano questa parola, per Signa Tricolore, Alessandro Mori e Alberto Danese, per descrivere il loro stato d’animo:  “E’ lo stato d’animo – continuano – di chi ha visto anche quest’anno, dopo le osservazioni passate, porre la corona di alloro del Comune di Signa sotto la lapide del 25 aprile anziché a quella […]

SIGNA – “Sconcerto”. Usano questa parola, per Signa Tricolore, Alessandro Mori e Alberto Danese, per descrivere il loro stato d’animo:  “E’ lo stato d’animo – continuano – di chi ha visto anche quest’anno, dopo le osservazioni passate, porre la corona di alloro del Comune di Signa sotto la lapide del 25 aprile anziché a quella del 4 novembre. Un gancio, fu la scusa espressa lo scorso anno dall’assessore alla memoria agli organi di stampa. Conoscendo l’improvvisazione che regna sovrana nell’amministrazione Pd, abbiamo pensato credibile tale scusa, ma adesso, a un anno di distanza, non possiamo pensare che il Comune di Signa non sia in grado di posizionare un gancio alla lapide giusta. Se anche fosse così, se si trattasse di mera dimenticanza, non cambierebbe il nostro parere: il monocolore che amministra Signa non ha la volontà nel rendere onore ai caduti della Grande Guerra, un numero di morti che ricordiamo è stato superiore a quello di tutte le guerre e che ha consentito l’annessione di Trento e Trieste”. E ancora: “Oggi, al di fuori di ogni bandiera di partito ma sotto il solo vessillo tricolore, un gruppo di signesi si è immediatamente distaccato dal corteo ufficiale per portarsi poco distante, alla lapide del 4 novembre, rendendo giustizia alla memoria di chi ha, con la propria vita, contribuito all’Unità D’Italia. Tutto ciò  con la speranza che il sindaco di Signa Alberto Cristianini chieda scusa ai parenti dei caduti e agli italiani tutti, attivandosi affinchè sia immediatamente posto il gancio, un misero gancio, alla lapide giusta”.