Sinistra Italiana “Un progetto a cui ispirarsi per il futuro della Piana”

SESTO FIORENTINO – Al centro dell’incontro promosso da Sinistra Italiana, che si è tenuto ieri 12 ottobre nella sede dell’Auser di via Pasolini, la Piana e il suo futuro. A confronto partiti, movimenti, associazioni, tecnici, semplici cittadini e amministratori sul futuro su cui far convergere, ognuno nel suo ambito, le proposte per il futuro del […]

SESTO FIORENTINO – Al centro dell’incontro promosso da Sinistra Italiana, che si è tenuto ieri 12 ottobre nella sede dell’Auser di via Pasolini, la Piana e il suo futuro. A confronto partiti, movimenti, associazioni, tecnici, semplici cittadini e amministratori sul futuro su cui far convergere, ognuno nel suo ambito, le proposte per il futuro del territorio metropolitano. Tra i partecipanti Anna Marson, Università IUAV Venezia, Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, Francesco Alberti, docente DiDA Università degli Studi di Firenze, Giorgio Pizziolo, Alterpiana-Graspthefuture Lorenzo Orioli, Italia Nostra, Antonio Sacconi, Sinistra Italiana Sesto Fiorentino, Caterina Longo, Sinistra Italiana Sesto Fiorentino, Tommaso Fattori, consigliere regionale Sì Toscana a Sinistra, Serena Spinelli,consigliere regionale MdP – Art. 1, Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, Francesco Puggelli, sindaco di Poggio a Caiano – presidente Provincia di Prato, Enrico Solito, Sinistra Italiana Sesto Fiorentino.

“La novità che ha colpito – dice Solito di Sinistra Italiana – non una discussione su inceneritore e aereoporto, dati per cassati, e sui motivi per opporsi a quelle strutture, date per scontate, ma la costruzione di un progetto a cui ispirarsi. Un grande spazio verde ma compenetrato dalle attività e dalla presenza umana, come è da migliaia di anni, dalla centuratio romana ad oggi. E questo non solo per il parco della piana, ma per una visione più  ampia che non può  non comprendere per esempio Monte Morello, anche esso del tutto inserito nella stessa logica. Implementazione degli aspetti naturalistici, attenta irregimentazione delle acque  rispetto degli equilibri esistenti, polmone verde per tutta l area fiorentina, sede di turismo sostenibile e delle sue infrastrutture, area agricola di qualità e fonte di sviluppo. Il tutto in un progetto che si svolga in montagna e nella piana e curi i corridoi verdi tra le due aree, per congiungersi poi con le cascine di firenze, l Arno e il territorio pratese. Nasce da qui la proposta di un futuro da costruire assieme, portando nelle sedi della politica la necessità di uno sforzo comune di elaborazione per trasformare una res nullius in un grande parco come a Barcellona, Francoforte, Milano”.