SIGNA – Non c’è dubbio che in questa emergenza sanitaria, uno dei casi che abbia avuto più risalto dal punto di vista mediatico sia stato quello relativo all’Istituto delle suore passioniste di San Paolo della Croce a Signa. Una situazione particolarmente delicata quella registrata all’interno della Rsa-convento, dove i contagi sono stati complessivamente 52 (34 religiose, 13 anziane ospiti della Rsa e 5 dipendenti) e una religiosa, suor Vittoria, molto conosciuta nella zona, ha perso la vita. Si inizia però anche a parlare di guarigioni e una delle suore ricoverate dovrebbe tornare in questi giorni a casa. La scorsa settimana, fra l’altro, proprio su quanto successo all’interno dell’Istituto, si è tenuta una riunione in Prefettura (che ha inviato sul posto un colonnello dell’esercito per valutare la situazione e decidere come intervenire) mentre l’amministrazione comunale signese ha emesso un’ordinanza per meglio disciplinare la sosta delle auto nei pressi della struttura e rendere in questo modo più agevole l’eventuale ingresso dei mezzi di soccorso al suo interno. Si tratta, infatti, di una realtà particolare, che ospita religiose molto anziane, che passano qui gli ultimi anni della loro vita, le consorelle più giovani che le assistono, alcune ospiti “laiche” e il personale dipendente. La cosa positiva di tutto ciò, come ribadito anche dal sindaco di Signa, Giampiero Fossi, è che “la situazione sembra essere confinata nella struttura di San Paolo della Croce”, meglio conosciuta a Signa come “Casa madre”. In questi giorni, tuttavia, è stato fatto il tampone a tutte le suore presenti negli altri istituti signesi. “Le persone presenti all’interno – ha aggiunto il sindaco – sono state in gran parte contagiate, come dimostrano i numeri, ma in tutte le altre realtà gestite dalle suore nel nostro Comune o nelle altre Rsa non ci sarebbero al momento casi di positività. Da parte nostra abbiamo chiesto a Regione e Asl di inviare qui il loro personale sanitario mentre le associazioni di volontariato, insieme all’amministrazione comunale, si sono messe a disposizione per dare una mano. Oltre al Prefetto di Firenze che ha dimostrato subito grande interesse per cercare di risolvere la situazione”. Così come è comprovato che la notizia dei contagi abbia provocato grande emozione nella comunità signese. E i messaggi che oggi sono susseguiti sui social lo hanno ampiamente dimostrato. Anche la Congregazione ha voluto “lanciarne” uno, di speranza: “Forza Sorelle di Casa Madre. Ora più che mai la preghiera intensa e l’affetto di tutte le Sorelle della Congregazione è rivolto a Casa Madre, dove la comunità, in stretta quarantena, sta combattendo il Coronavirus. Abbiamo ferma fiducia e speranza che lo sguardo di Gesù orante proteggerà le nostre Sorelle e le signore ospitate”. Messaggio che è stato lanciato anche dal sindaco Fossi: “Approfitto dell’occasione per rinnovare ancora il sostegno all’Istituto delle Suore Passioniste di San Paolo della Croce: tutta la comunità di Signa preghi per loro. Come Comune, insieme alle autorità sanitarie, ci impegniamo a dare loro tutto l’aiuto necessario”.
P.F.N.