CAMPI BISENZIO – Anche se i teatri sono chiusi a causa delle norme anticontagio, l’attività teatrale prosegue. Sergio Aguirre e Manola Nifosì hanno spostato la loro attività teatrale sulla “rete”. Con la Biblioteca CiviCa di Calenzano, il Cit ha programmato una serie di interventi per grandi e piccini. Dopo “La piccola fiammiferaia” andato online il 17 dicembre e sempre disponibile nei social di Civica, il 26 dicembre saranno online “Nives” di Sacha Naspini alle 18, il 29 alle 17 “Elefanti”, una lettura animata per bambini. A gennaio il 5 alle ore 17 “La rapa gigante”, l’8 gennaio “Io non so che cosa sia l’amore”, incontro con la poesia di Franco Arminio, il 14 Conservazione, liberamente tratto da un racconto di Carver, il 20 brividi in Biblioteca con “Un caso per l’ispettrice Petra”, da Alicia Giménez Bartlett ed infine il 22 “Le seduzioni dell’inverno” di Lidia Ravera, tutti questi eventi alle 18, e rimarranno visibili nei social della Biblioteca.
“In questi mesi – dicono Sergio Aguirre e Manola Nifosì – siamo stati così fortunati da trovare una finestra aperta per inserirci con il Festival LuglioBambino, giunto alla sua 27° edizione organizzata con AttoDue, e creare con il Centro Iniziative Teatrali Radici, il nuovo Festival diffuso di teatro rurale che abbiamo inaugurato a ottobre. Questi due momenti ci hanno regalato una intensa risposta emotiva; sono stati motore del dialogo, del rapporto con le persone, trasmettendo la gioia di fare cose belle insieme. Con la scuola di teatro del TeatroDante Carlo Monni, invece, abbiamo impiegato più tempo a lavorare per la riapertura, per metterci in regola, per inventare nuove regole che mettessero tutti in sicurezza ma ci permettessero di continuare ad incontrarci che a stare davvero dentro la scuola con gli allievi. Nei mesi estivi ci siamo incontrati nel parco della villa Montalvo per filmare dei video, dei promo per promuovere le prossime produzioni della Scuola di Teatro. A settembre abbiamo lavorato sul palco con le mascherine. Quando è giunto il decreto che chiudeva i teatri, sono saltati i progetti a cui stavamo lavorando ed abbiamo ripreso ad incontrarci online producendo piccoli monologhi tratti da Delitti esemplari di Max Aub e da Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twin. Prossimamente andranno on line sui social del Teatro i nostri Crimini imperfetti, tratti dai testi di Aub, divisi in puntate”.
Il teatro continua, dunque, anche in spazi diversi e grazie al web le possibilità aumentano. “Noi siamo attori, raccogliamo storie, raccontiamo storie. – dicono Aguirre e Nifosì – Pensiamo che non siano gli eserciti, l’oro o le bandiere ad unire le persone. Noi pensiamo che siano le storie ad unire le persone. Che non ci sia niente di più potente al mondo di una buona storia. Perciò il nostro impegno passa attraverso le storie. Il teatro è il luogo ideale per questo. Ma noi crediamo anche che il teatro sia in presenza. Il teatro è contemporaneo; nell’accezione stessa del termine c’è la sua contemporaneità. Proprio perché nasce lì, sul palcoscenico, è la forma di spettacolo (spettacolo vivo) e d’arte più reale e presente che ci sia e, per questo, è la più alta forma di comunicazione nel suo corpo a corpo con gli spettatori. Il pubblico che va a teatro, che sceglie di andarci, lo fa sempre con un’enorme speranza sia artistica che umana, la speranza di fare un’esperienza che lo emozioni, lo commuova, lo faccia ridere e piangere, insomma faccia di lui un protagonista. Certo lo Streaming, i video clip che produciamo e inviamo nell’etere, hanno un valore e rappresentano un ponte tra ciò che eravamo e ciò che saremo. Questo non significa che stiamo aspettando di tornare a come eravamo: Indietro non si torna, nemmeno per prendere la riconcorsa, come diceva Andrea Pazienza . Quel che è certo è che abbiamo bisogno di storie e del rito partecipato del teatro, perciò troveremo il modo di tessere il nuovo filo che unisca le città al teatro, troveremo nuove strategie per ricucire un rapporto ed in presenza, perché le storie danno forma al caos e alleggeriscono il mondo”.