Un’auto per gli “Angeli di Pristina”: l’ha donata banda Albereta. Con il nome di Tony Forestieri

CAMPI BISENZIO – “Ora vi racconto una storia”: inizia così il post – che poi è un vero e proprio racconto – scritto dal presidente di Banda Albereta Odv, Simone Micochero, dopo che di recente si recato a Pristina, in Kossovo, dove l’associazione di Campi Bisenzio ha centrato un altro traguardo significativo. Già, perché quando […]

CAMPI BISENZIO – “Ora vi racconto una storia”: inizia così il post – che poi è un vero e proprio racconto – scritto dal presidente di Banda Albereta Odv, Simone Micochero, dopo che di recente si recato a Pristina, in Kossovo, dove l’associazione di Campi Bisenzio ha centrato un altro traguardo significativo. Già, perché quando si parla di solidarietà, Banda Albereta riesce sempre a salire un gradino in più, a realizzare progetti emozionanti anche da raccontare. Come la storia raccontata da Simone, “una di quelle che ti cambiano la vita. Una storia un po’ triste e un po’ no, ma comunque sia, bella”. E ancora: “Una storia che parla di tante cose. Di un paese distante da noi, ma non troppo, che ha saputo risorgere dalle ceneri di una guerra finita “appena” 25 anni fa. Di un gruppo di donne coraggiose che hanno fatto un’impresa straordinaria. Di tanti bambini che purtroppo sono nati sfortunati, ma che grazie a queste donne e all’aiuto di tanta gente dal cuore grande, poi sono diventati “fortunati”. Di un caro amico che ci ha lasciati troppo presto. Di un cerchio che si è aperto a settembre del 2024 e si è chiuso a settembre nel 2025. Questa è la storia di Tony, degli “Angeli di Pristina” e del grande cuore giallo”.

E’ nato tutto da una proposta lanciata dalla Fondazione Cure2Children, che dal 2007 promuove la cura dei bambini affetti da malattie oncologiche direttamente nel paese in cui sono nati. “A Pristina c’è un solo ospedale, in un paese in cui essere donna è ancora molto difficile, ma quello che hanno fatto queste donne è miracoloso. Donne che hanno deciso di andare contro gli stereotipi classici e che hanno studiato e messo la loro vita a disposizione di questi bambini e delle loro famiglie, pur senza trascurare le proprie. Toccando con mano quello che hanno fatto e stanno facendo, ti rendi conto veramente che tutte, dalle più giovani alle più anziane, per questi bambini malati sono degli angeli, appunto, gli “Angeli di Pristina”.

E questi “angeli” avevano bisogno di un mezzo per i loro spostamenti, per assicurare le cure necessarie, ma anche il trasporto dei medicinali, a questi bambini. Un’auto che Banda Albereta Odv ha donato al reparto di oncologia pediatrica. Un progetto andato a buon fine grazie all’unione di più forze. All’acquisto di una Seat hanno contribuito infatti anche la Fondazione Stefano Bellaveglia, l’associazione Nicola Ciardelli, il gruppo Pinta e una coppia di neosposi, Alessandro e Claudia, che hanno donato il loro regalo di nozze. Per la giioia di tutto il reparto e delle dottoresse che ne fanno parte, fra cui “spicca” Leonora Bajraktari (nella foto con l’auto insieme a Micochero), il tramite con Banda Albereta. “L’ho conosciuta di persona – conclude il presidente dell’associazione – e mi ha spiegato che tutto il complesso ospedaliero va avanti grazie e soprattutto a donazioni di privati che arrivano da tutto il mondo, dalle grandi fondazioni alle piccole associazioni di volontariato come la nostra. In caso contrario tutto si fermerebbe”. A chiudere il cerchio, una storia nella storia, il fatto che la macchina sia stata intitolata a Tony Forestieri, morto dopo una breve malattia a soli 55 anni, anche lui del gruppo Pinta. Cuore viola, visto che in questo caso si tratta di tifosi della Fiorentina, e cuore giallo. Uniti dal desiderio di fare del bene a coloro che sono stati meno fortunati di noi.