SIGNA – Quello dell’abbandono dei rifiuti resta un problema annoso a Signa. Un problema di cui si discute da tempo e sul quale è tornato il gruppo consiliare di Uniti per Signa che fin dalla passata consiliatura ha provato a proporre delle soluzioni. “Uno degli elementi che maggiormente contribuisce al degrado urbano del territorio comunale – spiegano in una nota il capo gruppo Gianni Vinattieri e le consigliere Monia Catalano e Gabriella Fontani, a cui si unisce Simone Lulli, ex consigliere comunale – è quello dell’abbandono indiscriminato di rifiuti. Amplificato, nella percezione dei cittadini, da una tariffa Tari, deliberata dal Comune di Signa e concertata da Ato Toscana centro e Alia, sempre più alta, ma senza alcun corrispondente miglioramento del servizio erogato”.
“Il gruppo di Uniti per Signa, – aggiungono – sia nell’attuale che nella precedente consiliatura, ha cercato di proporre possibili soluzioni al problema. Nel novembre del 2022, vista l’indecorosa situazione delle postazioni di via delle Terrecotte, il consigliere Lulli presentò una mozione per l’aumento del numero di cassonetti: per anni la zona della Costa è stata fornita di punti di raccolta in via Cinelli, piazza Cavallotti, piazza Desideri e via Gramsci per poi vederli ridurre solo a quelli di via dello Stadio e via delle Terrecotte. Quindi, aumento dei cittadini utenti e diminuzione dei cassonetti per il conferimento come uno dei fattori del caos attuale. La proposta fu bocciata da maggioranza e sindaco sulla base del valore “educativo” della diminuzione delle postazioni e dell’ipotetico lavoro già impostato dalla giunta in collaborazione con Alia”.
Per poi aggiungere: “Lavoro che, se c’è stato, a oggi non ha prodotto alcun risultato. D’altronde, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ha cause molteplici: insufficienza di postazioni rispetto agli utenti, servizio non congruo dell’ente gestore, conferimento illecito di rifiuti da parte di cittadini residenti e non residenti. Per questo, durante il consiglio comunale di lunedì 4 novembre, abbiamo proposto una mozione per l’utilizzo delle fototrappole nel contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti sul territorio comunale. Strumento, fra le altre cose, utilizzato con risultati positivi da Comuni limitrofi come Campi Bisenzio e Carmignano”.
“Le fototrappole, infatti, sono molto meno costose delle telecamere per la videosorveglianza; producono immagini nitide; presentano minori costi di manutenzione e non necessitano di tecnici specializzati per la loro configurazione; sono di piccole dimensioni e si mimetizzano bene con l’ambiente circostante; non abbisognano di un’alimentazione elettrica esterna visto che possono funzionare con normali batterie stilo o con piccoli pannelli solari; permettono di inviare immagini e video a destinazioni predefinite, come numeri di telefono o indirizzi mail, permettendo un possibile intervento delle forze di polizia in flagranza di reato. In definitiva, sono dispositivi molto più flessibili, performanti, semplici ed economici rispetto ai classici apparecchi di videosorveglianza”.
“La proposta – spiegano gli esponenti di Uniti per Signa – impegnava il sindaco e la giunta “ad assumere misure esecutive atte a installare e gestire in punti sensibili del territorio comunale dispositivi di fototrappola tesi a contrastare il fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti”. Ma anche questo contributo è stato bocciato. Sempre con motivazioni lunari: costo di 60.000 euro per una singola fototrappola: quanto costa allora una singola telecamera? E il costo di una singola telecamera, necessariamente superiore a quello di una singola fototrappola, per l’amministrazione comunale implica che non si debbano installare sul territorio? Oltre alla strategia di contrasto già definita dalla giunta con l’utilizzo di ispettori Alia. Ora, questa giunta, che insieme ad Alia avrebbe già chiaro come risolvere il problema, per decenni lo ha solo peggiorato. Rimangono, quindi, forti perplessità sugli esiti futuri. Soprattutto al cospetto di una chiusura totale rispetto a proposte costruttive, realistiche e ampiamente realizzate dai Comuni vicini”.