SESTO FIORENTINO – In questo finale di partita il candidato del Centrosinistra Lorenzo Zambini avanza la proposta di “mai più ganasce alle auto”.
“Un Comune a misura d’uomo, con un’Amministrazione sempre più attenta alle esigenze dei cittadini e sempre meno oppressiva e ingombrante – spiega Zambini – Ecco come immagino il futuro della mia città. Le ganasce alle ruote delle auto rappresentano un metodo medievale di far rispettare le regole e danno l’immagine di una polizia municipale nemica e non al fianco del cittadino. C’è poi il tema della sosta che costituisce un’altra spina nel fianco degli automobilisti sestesi. Rimedieremo in fretta “.
“Ogni punto del mio programma è un impegno concreto e realizzabile, nessuna promessa da marinaio o facile illusione – prosegue Zambini – un centro nuovamente vivibile e ricco di proposte, la riapertura di realtà storiche come la Lucciola e Palazzo Pretorio, un dialogo proficuo con i vari livelli di governo per avere la tramvia che arrivi il più possibile vicino al centro storico e la linea 18 a Querceto, una grande attenzione alla salute dei cittadini con un assessore ad hoc indipendente e competente, una collaborazione proficua con i professionisti del Polo scientifico, una burocrazia più snella al fianco e non contro il mondo dell’impresa, sono solo alcune dei risultati che vogliamo ottenere in breve tempo”.
Si avvia a conclusione la campagna elettorale, domani 17 giugno per i due candidati sarà la giornata di chiusura con i propri elettori e domenica il ballottaggio. I due appuntamenti di chiusura della campagna elettorale saranno: dalle 19 in piazza IV Novembre per il candidato Lorenzo Falchi e in piazza Vittorio Veneto per il candidato Lorenzo Zambini a partire dalle 20.
“La campagna elettorale – conclude Zambini – volge al termine. Abbiamo scelto il linguaggio della verità, della chiarezza e dell’onestà, convinti fermamente che dopo anni di lacerazioni Sesto abbia bisogno di basare il proprio destino su certezze e non su falsità e opzioni populiste e demagogiche. Paghiamo ancora per le scelte di quelli che ora dicono no ai risultati che hanno prodotto in dieci anni di governo cittadino. Parlare del futuro ignorando la storia è operazione scorretta e altamente pericolosa. La verità viene prima, Sesto prima di tutto”.