FIRENZE – Sono arrivati a 50 i casi di meningite in Toscana dall’inizio del 2015 a oggi, di cui 41 da meningococco C, con 9 morti, 8 riconducibili al gruppo C, 1 al gruppo B. L’ultimo caso registrato ieri a Campi Bisenzio, dove è residente una donna di 52 anni. Interviene sulla vicenda il vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia).”Contro la meningite – dice Mugnai – finalmente l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi ammette l’evidenza: la Regione si trova davanti a un contagio di cui non sa comprendere le dinamiche di propagazione e, di conseguenza, che non sa come arginare. E si affida al ‘pellegrinaggio’ a Roma che, stante il contesto giubilare, chissà che non rechi alla Toscana maggiore efficacia delle azioni finora messe in campo dalla Regione”.
Mugnai affronta anche la questione dei vaccini. “Ci eravamo resi conto da tempo che le azioni e gli appelli alla vaccinazione arrivavano sempre un momento dopo, un passo indietro, di ricorsa rispetto al progredire del contagio sotto il profilo espansivo ma anche della virulenza. Finora però la giunta regionale ha rassicurato: ‘I vaccini ci sono per tutti’, ripetevano mentre dai territori piovevano segnalazioni sull’impossibilità a prenotare un appuntamento per sottoporsi a profilassi. Ora si sa che si sta cercando di importare dosi dall’estero perché qui scarseggiano”. In più a peggiorare la situazione, secondo Mugnai, è arrivato il primo caso di un giovane che ha contratto il virus malgrado fosse vaccinato.
E poi, ciliegina su questa torta malata, i paradossi decisionali: “I volontari del 118, – conclude – ovvero chi fa soccorso d’emergenza, non sono tra coloro a cui viene somministrato gratuitamente il vaccino. E ciò malgrado per legge questi preziosi operatori siano parte integrante del sistema sanitario regionale toscano. Assurdo”.