Il senatore leghista Calderoli apre la campagna per il “no”

CALENZANO – Il senatore Roberto Calderoli vice presidente del Senato è intervenuto stamani al Delta Florence per l’apertura ufficiale, in Toscana, della campagna per il No al prossimo referendum che dovrebbe tenersi ad ottobre. “Usiamo doverosamente il condizionale – ha affermato l’esponente leghista – poichè, ad oggi, non vi è alcuna certezza sulla data, visto […]

CALENZANO – Il senatore Roberto Calderoli vice presidente del Senato è intervenuto stamani al Delta Florence per l’apertura ufficiale, in Toscana, della campagna per il No al prossimo referendum che dovrebbe tenersi ad ottobre. “Usiamo doverosamente il condizionale – ha affermato l’esponente leghista – poichè, ad oggi, non vi è alcuna certezza sulla data, visto che Renzi pare decisamente traccheggiare, dato che i sondaggi vedono, tra l’altro, in ascesa il fronte del no”. Presenti molti amministratori e consiglieri della Lega eletti in Toscana. “La riforma – ha proseguito Calderoli – ha molte pecche e non comporta neppure grossi risparmi, considerato che si parla di circa 50 milioni di euro, una cifra, certo non irrilevante, ma che, ad esempio, equivale a quanto ogni settimana lo Stato e quindi i cittadini sborsano per l’accoglienza dei migranti”.

“Vi sono, poi – ha sottolineato il Senatore – grosse sperequazioni nella rappresentanza dell’ipotetico nuovo Senato; alla Toscana, ad esempio, toccherebbero cinque rappresentanti da mandare a Roma, mentre aree territorialmente meno popolate come il Trentino Alto Adige, potrebbero avere, ingiustamente, maggiore rappresentatività nella capitale”.

Secondo il senatore la riforma creerà problemi ai sindaci che dovranno dividersi tra le loro città da amministrare e la presenza a Roma. “Inoltre – ha precisato il rappresentante del Carroccio – i Sindaci nominati senatori dovranno lasciare le città da loro amministrate per tre giorni a settimana, con tutte le deleterie ed inevitabili conseguenze del caso”.

“Insomma – ha concluso Roberto Calderoli – è auspicabile che gli italiani capiscano l’importanza di partecipare in massa all’importante e delicata consultazione referendaria, votando convintamente no”. I lavori dell’Assemblea regionale della Lega Nord, erano stati aperti dal presidente toscano Francesco Pellati e da Manuel Vescovi, segretario regionale e Capogruppo in Consiglio regionale; per quest’ultimo, dopo aver ricordato la crescita esponenziale, negli ultimi tre anni, del partito in Toscana, si tratta di un vero e proprio “Referenzium”e, ha detto, “bisogna votare no, per salvare la democrazia e poter poi mandare al Presidente Renzi un eloquente messaggino, dicendogli caldamente: Stai molto, ma davvero molto sereno…”