Maria Cassi apre la stagione del Teatro delle Arti

LASTRA A SIGNA – Si inaugura venerdì 28 ottobre alle 21 la stagione del Teatro delle Arti. Ad aprire il ricco cartellone sarà Maria Cassi con “Attente al lupo” (biglietti 15/13/10 euro). L’attrice toscana trae ispirazione dalla Bibbia, Eva e Adamo, Noè, i muratori intenti a costruire la Torre di Babele. Per porre l’accento sulle […]

LASTRA A SIGNA – Si inaugura venerdì 28 ottobre alle 21 la stagione del Teatro delle Arti. Ad aprire il ricco cartellone sarà Maria Cassi con “Attente al lupo” (biglietti 15/13/10 euro). L’attrice toscana trae ispirazione dalla Bibbia, Eva e Adamo, Noè, i muratori intenti a costruire la Torre di Babele. Per porre l’accento sulle differenze che ci sono tra l’universo femminile e quello maschile: mariti che perdono le chiavi, che non trovano calzini nel cassetto dei calzini, e mogli che come delle circensi, si muovono abilmente nel “circo della vita”. Per chi lo desidera, dalle 20, c’è l’Aperitivo Teatrale, in collaborazione con Caffè La Posta (buffet e drink 6 euro, graditissima la prenotazione, tel. 055 8720058 – 331 9002510), mentre alle 19,30 nel foyer del teatro si inaugura la mostra “Humankind” dell’artista toscana Dalila Chessa.

La stagione del Teatro delle Arti è intitolata Sull’amore e altri demoni. “Una stagione dedicata all’amore, alla sua forza, alla sua assenza, alle sue deformazioni, alla sua necessità – spiega il direttore del Teatro delle Arti, Gianfranco Pedullà – storie nate dall’amore e dal disamore, storie antiche o storie moderne sempre pensando al domani, aprendo orizzonti possibili che solo i forti sentimenti riescono a creare”.

Un intreccio fra tradizione, innovazione, drammaturgie contemporanee, classici e contaminazione dei linguaggi scenici che si dipana attraverso 17 spettacoli, da ottobre a maggio. Tra questi, due produzioni originali della Compagnia Teatro Popolare d’Arte: il secondo episodio di “Dopo Salò” a firma di Massimo Sgorbani e “Mare Mosso” di Manuela Critelli, entrambi diretti da Gianfranco Pedullà.