L’alluvione del ’66 nella Piana. Il ricordo di Mario Berti

SESTO FIORENTINO – Nella notte tra il 3 e il 4 novembre del 1966 l’Arno uscì dal proprio letto per invadere non solo Firenze, ma anche la Piana da San Donnino all’Osmannoro. L’acqua entrò senza ritegno ovunque trascinando nel panico famiglie intere distruggendo l’attività economica e artigianale e la vita delle persone. La storia ricorda […]

SESTO FIORENTINO – Nella notte tra il 3 e il 4 novembre del 1966 l’Arno uscì dal proprio letto per invadere non solo Firenze, ma anche la Piana da San Donnino all’Osmannoro. L’acqua entrò senza ritegno ovunque trascinando nel panico famiglie intere distruggendo l’attività economica e artigianale e la vita delle persone. La storia ricorda l’alluvione di Firenze perché le ferite nel capoluogo toscano erano anche quelle artistiche, ma anche la Piana venne martoriata e quei ricordi restano ancora vivi. Nel nuovo Punto Informativo della Pro Loco in via Gramsci 407, è stata allestita una mostra fotografica che racconta quei tragici giorni di 50 anni fa. Le immagini sono della collezione di Arturo Stefanelli Rizieri.

“Quei giorni li ricordo bene – dice Mario Berti – vice presidente della Pro Loco – ricordo la Piana allagata all’Osmannoro, l’acqua arrivava a filo dell’autostrada. Tutto iniziò la notte del 3 novembre e proseguì fino al 5 quando poi piano piano l’acqua cominciò a calare. Mi ricordo che quella mattina del 5 novembre andai all’Osmannoro dove c’era lo stabilimento di Vittadello e dove lavorano mia sorella e mio cognato. Erano isolati e come loro tante altre persone, quell’azienda allora dava lavoro a 250 persone quasi tutti di queste zone. Arrivai con il canotto. Anche in altre zone come Peretola e San Donnino c’erano famiglie isolate e in alcuni casi per raggiungerle furono necessari gli elicotteri”.