Rogo Osmannoro, sindaco Falchi “il Comune non può essere lasciato solo”

SESTO FIORENTINO – Il Consiglio si è aperto oggi con un minuto di silenzio per ricordare Alì Moussa, l’uomo morto nel rogo dell’Osmannoro ieri sera. Il presidente del consiglio Ivan Moscardi ha annunciato che la seduta del consiglio comunale sarebbe stata modificata rispetto all’ordine del giorno previsto, “per rispetto della persona deceduta e della sua […]

SESTO FIORENTINO – Il Consiglio si è aperto oggi con un minuto di silenzio per ricordare Alì Moussa, l’uomo morto nel rogo dell’Osmannoro ieri sera. Il presidente del consiglio Ivan Moscardi ha annunciato che la seduta del consiglio comunale sarebbe stata modificata rispetto all’ordine del giorno previsto, “per rispetto della persona deceduta e della sua famiglia e dell’emergenza sanitaria che ci troviamo a gestire, di stravolgere l’ordine del giorno”. Ad aprire la seduta la comunicazione del sindaco Lorenzo Falchi che ha ribadito che “che le soluzione possono scaturire solo da una collaborazione con tutti gli enti”.

L’incendio si è verificato alle 21.50 al primo piano del capannone di via Avogadro e ha interessato tutte le suppellettili. “Due sono state le persone ferite condotte all’ospedale – ha ricordato il sindaco – e si è verificata la morte di un uomo intossicato dai fumi dell’incendio”. Il sindaco Falchi ha ricordato che è stata trovata “una soluzione per la notte per persone che aveva abbandonato l’edificio e sono stati utilizzati per il momento alcuni spazi per l’emergenza per evitare che passassero la nottata al gelo. I Comuni Campi e Calenzano si erano offerti, ma la volontà dei presenti è stata quella di restare tutti uniti e quindi decisione di far montare i due tendoni in piazza Marconi. Oggi ci siamo attrezzati per offrire bevande e colazione e un pasto caldo anche grazie alla Caritas”. Il sindaco ha ringraziato tutti i volontari.

“Nella notte e stamani – ha detto Falchi – ho avuto contatti con Metrocittà, Regione e Prefettura oggi ci sarà un incontro in Prefettura su questo tema e io partecierò. Il Comune di Sesto non  puo far fronte da solo a questo problema e c’è bisogno di tutti e di collaborazioni. La situazione via Avogadro risale al dicembre 2014 quando alcune persone trovarono riparo venendo da Firenze. Più volte è stato sollecitato il comitato sicurezza pubblica che si è tenuto il 12 dicembre  scorso, la richiesta del Comune di Sesto è stata quella di avere un censimento e di contattare Enel per discutere e provare a trovare una soluzione dei distacchi di energia elettrica”. I distacchi di energia elettrica si verificavano nelle aziende dell’Osmannoro a causa dei continui allacci arrangiati nell’immobile in disuso. La riunione con Enel si è tenuta ieri mattina prima che la sera si verificasse l’incendio.

“Avevamo sollecitato un incontro con Regione per questo tipo di problematiche – ha detto il sindaco Falchi – fenomeni che non possono esser affrontati da un solo Comune per problemi di spazi e di risorse. Abbiamo investito sull’accoglienza, ma non possiamo trovarci soli sulle nuove povertà, sulle marginalità. Possono esser affrontati anche come un tema delle politiche di integrazione e accoglienza per queste persone presenti sul nostro territorio. Devono essere soluzioni che possono scaturire solo da una collaborazione con tutti gli enti. A partire dal Governo bisogna agire con chiarezza. Non solo con risposte di ordine pubblico ma con politiche di accoglienza”.