SESTO FIORENTINO – E’ stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale di martedì scorso, 31 gennaio, la mozione presentata da Forza Italia sui pensionati. Con l’approvazione si chiede di “informare i cittadini interessati dal blocco pensionistico del 2011 (cosiddetto “blocco Fornero”) della possibilità, rivolgendosi ai propri legali di fiducia o ai patronati presenti sul territorio, di interrompere la prescrizione dei loro diritti”, e la giunta Comunale invita “a sollecitare il Governo a intervenire rapidamente per dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale” a favore dei titolari di pensione interessati dalla legge Fornero.
“Il governo Renzi – dice soddisfatta il capo gruppo di Forza Italia Maria Tauriello – con il D.L. 65/2015 non ha dato applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale 70/2015 che ha dichiarato illegittima la legge 214/2011 Monti/Fornero che obbligava a restituire ai pensionati la perequazione delle pensioni, che era stata loro sottratta dal governo Monti/Fornero, bloccando sostanzialmente un aumento applicato annualmente dall’Inps per adeguare l’importo delle pensioni agli aumenti del costo della vita”.
La legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha infatti escluso la rivalutazione automatica di tutte le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps dell’anno rivalutato, ovvero 1.443 euro mensili lordi. Tutti i trattamenti pensionistici di importo superiore sono stati esclusi da rivalutazione. Per questo è importante che chi ha diritto si rivolga ai propri legali o ai patronati per riavere indietro ciò che gli spetta di diritto. Forza Italia con il suo Movimento Seniores, che ha con un proprio canale dedicato, “da sempre ha rivendicato e difeso i legittimi interessi dei pensionati sottratti prima da Monti e da Renzi”.
E’ infatti ancora possibile fare ricorso, spiega Tauriello. “Si era detto che la ricostruzione pensionistica doveva essere fatta valere nel termine di 5 anni dalla data in cui era stato stabilito il blocco della perequazione -prosegue Forza Italia – ma ad onor del vero, essa produce effetti in ragione di ogni singolo rateo pensionistico nei cui confronti si consuma il quinquennio previsto come termine di prescrizione di tale azione. Pertanto come precisato dai legali in materia, “la mancata interruzione della prescrizione con la Lettera di Diffida e Messa in Mora dell’INPS entro il 31.12.2016 fa prescrivere esclusivamente l’aggiornamento ed il rimborso per il rateo pensionistico di gennaio 2017, e cosi’ via per quelli successivi sino a quanto non viene inviata la lettera interruttiva” Tutto questo significa che è ancora possibile effettuare la diffida per interrompere la prescrizione ed invito i sestesi ad agire di conseguenza. Noi di Forza Italia chiediamo di sollecitare il governo alla piena applicazione della sentenza perché le sentenze si rispettano e vanno ripristinate giustizia ed equità sociale”.