Cognome materno. I moduli on line sul sito del Comune

SESTO FIORENTINO – Si potrà attribuire al bambino il doppio cognome, oltre a quello del padre anche quello della madre. Da oggi sono disponibili anche on line, nell’area “Servizi” del sito del Comune, i moduli per l’attribuzione del doppio cognome per i nuovi nati che può essere richiesta di comune accordo dai genitori, sposati e […]

SESTO FIORENTINO – Si potrà attribuire al bambino il doppio cognome, oltre a quello del padre anche quello della madre. Da oggi sono disponibili anche on line, nell’area “Servizi” del sito del Comune, i moduli per l’attribuzione del doppio cognome per i nuovi nati che può essere richiesta di comune accordo dai genitori, sposati e non sposati, contestualmente alla denuncia di nascita. Questa eventualità è stata prevista in seguito ad una recente sentenza della Corte Costituzionale.

“Da tempo i nostri uffici si erano adeguati alla sentenza della Corte Costituzionale e davanti alla richiesta dei genitori era già possibile procedere all’attribuzione del doppio cognome; – spiega il sindaco Lorenzo Falchi – da oggi, in più, informazioni e modulistica necessaria saranno disponibili online nella pagina dedicata alle denunce di nascita, per segnalare ai futuri genitori l’esistenza di questa eventualità e per lanciare un segnale proprio nei giorni in cui, in Senato, pare essere destinata all’affossamento la legge sul cognome materno, impantanata da veti incrociati e dall’ostruzionismo di alcune forze politiche”.

“Superare l’attribuzione automatica del cognome paterno è una battaglia di civiltà che la politica dovrebbe essere capace di condurre senza farsi sostituire dalla giustizia come troppo spesso è capitato in materia di diritti; – dice ancora Falchi – da primo cittadino, è frustrante ritrovarsi privo degli strumenti necessari per rispondere alla domanda di diritti e uguaglianza che viene dalle persone. C’è un cambiamento culturale in atto che la politica ha il dovere di cogliere, di trasformare in leggi e in azioni concrete. E’ questo l’appello che, da sindaco, da cittadino, da persona impegnata in politica, rivolgo ai nostri parlamentari: riapriamo la discussione, diamo al nostro Paese una legge che consenta anche l’attribuzione del cognome materno”.