Adriano Chini: “Ci sono alte possibilità che mi ricandidi ma…”

CAMPI BISENZIO – E’ il solito Adriano Chini di sempre quello che incontriamo nella sede di Fare Città. Sornione, attento ai fatti della politica, mazzetta dei giornali sul tavolo, una sigaretta accesa durante l’intervista. Scioglie le riserve? Si candiderà a sindaco alle prossime elezioni amministrative? “A oggi la possibilità di una mia candidatura è alta. […]

CAMPI BISENZIO – E’ il solito Adriano Chini di sempre quello che incontriamo nella sede di Fare Città. Sornione, attento ai fatti della politica, mazzetta dei giornali sul tavolo, una sigaretta accesa durante l’intervista.

Scioglie le riserve? Si candiderà a sindaco alle prossime elezioni amministrative?

“A oggi la possibilità di una mia candidatura è alta. Con Fare Città stiamo mettendo insieme potenzialità più che dignitose, persone disponibili a mettersi in gioco per Campi. Al tempo stesso sarei pronto a farmi da parte se riuscissimo a individuare una persona capace, pronta a candidarsi al posto mio. Nel 2018 avrò 68 anni, ho già fatto il sindaco e so che responsabilità comporta un incarico del genere”.

Si può paragonare la scena politica campigiana a quella sestese dell’anno scorso, quando il candidato sindaco Falchi ha ribaltato i pronostici sconfiggendo il candidato del Pd?

“Fermo restando che la situazione è completamente diversa, c’è un’altissima possibilità che chi governa oggi Campi l’anno prossimo sia all’opposizione. Fare Città tuttavia ha anche un altro obiettivo, ovvero lavorare perchè nel 2018 vada a votare almeno il 75% degli aventi diritti al voto, in modo da lasciarsi alle spalle il 50% delle ultime amministrative e il 44% delle regionali. La partecipazione è fondamentale e in questi anni è andata disperdendosi. Il dato, è innegabile, è basso in generale ma a Campi è accentuato e noi faremo una campagna elettorale porta a porta per recuperare il rapporto con chi in passato non è andato a votare”.

Tre motivi per cui chi andrà a votare, dovrebbe guardare con fiducia a Fare Città:

“Da parte dell’attuale amministrazione non c’è alcun rapporto con determinati settori della comunità campigiana; non hanno aggiunto niente di nuovo a quello che avevamo lasciato noi nel 2013; siamo in grado di presentare una squadra di governo riconosciuta e riconoscibile per ridare dignità a Campi”.

E nell’eventualità che si ricandidi a sindaco, perchè i campigiani dovrebbero votarla?

“Per quello che ho fatto in venti anni, arco di tempo in cui Campi si è trasformata radicalmente con tante opportunità e tante risposte ai bisogni dei cittadini. Penso alla nuova viabilità, alla circonvallazione, a “Luglio bambino”, ai numerosi parchi e giardini realizzati sul territorio, al fatto che durante la mia ultima legislatura, la presidenza del consiglio sia andata all’opposizione e non so se sono stato l’unico sindaco in Italia a prendere una decisione del genere”.

C’è qualcosa che ha fatto e che invece non rifarebbe?

“Non farei la scelta di alcune persone che mi hanno affiancato, non farei l’ampliamento della scuola elementare di via Ombrone ma penserei a realizzare una nuova scuola nella zona dell’ex Happy Land”.

A Campi è nata ufficialmente Sinistra Italiana: quali sono i vostri rapporti?

“Buoni. Siamo attenti a quello che si muove intorno a noi e pronti a discutere insieme candidature e programma elettorale”.

Quale è il suo rapporto con i social?

“Li utilizzo perchè so che sono importanti. Ma vanno usati con intelligenza e non so se avrei fatto lo stesso se non fosse partita l’esperienza di Fare Città. Una cosa è certa: la mattina ho bisogno della mazzetta dei giornali sotto il braccio…”.