CALENZANO – “Solo un problema di metodo”. Così il Pd chiarisce la sua posizione dopo “il rumore che si è creato con il voto contrario di due consiglieri del nostro partito su una delibera nel consiglio comunale”.
Nel corso del consiglio il sindaco ha presentato la variante parziale al regolamento urbanistico vigente. Dopo l’intervento a sostegno del documento da parte del capo gruppo del Pd Maria Arena è intervenuto dalla maggioranza il consigliere Stefano Poni che ha annunciato il proprio voto contrario: “Su questa delibera è mancato il confronto” ha detto, sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Marco Venturini, anche lui contrario. Il sindaco Alessio Biagioli ha risposto ai consiglieri Poni e Venturini: “Nel momento in cui si fa una questione di metodo, credo che il sindaco abbia il diritto di sapere prima come vota un consigliere. Trovarsi in consiglio comunale e sapere di un voto contrario si prende mal volentieri come lezione di metodo”. Il sindaco ha poi ricordato che “nella variante ci sono il 90% delle scelte deliberate” e che “non dispongo di un dibattito all’interno di un partito”, aggiungendo infine di avere” un dovere primario verso il consiglio comunale e verso i consiglieri”.
Il Pd in una nota del 20 giugno scorso “aveva richiesto un cambio di passo all’amministrazione, invitata a condividere le scelte importanti, più di quanto fosse stato fatto in passato: un passato in cui si poteva contare sull’intimità per certi aspetti con il sindaco, derivante dall’appartenenza al medesimo partito, per cui non mancavano le sedi di confronto”.
Dopo quanto successo in consiglio, la precisazione del Pd: “Di fronte alla presentazione in consiglio comunale – si legge nella nota del partito – a stretto giro di posta, della delibera di adozione di una variante urbanistica rilevante, che secondo noi poteva sicuramente essere oggetto di un breve rinvio per illustrarla meglio a chi aveva perplessità o dubbi, il nostro partito è stato costretto a inviare un segnale, coerente con quanto espresso nel comunicato stampa del 20 giugno, con il voto contrario di due consiglieri che rivestono un ruolo importante, il presidente della Commissione assetto del territorio e il vice-segretario del partito, che nei loro interventi ne hanno dato un’adeguata motivazione. Per senso di responsabilità abbiamo comunque garantito l’approvazione della delibera: è bene sottolinearlo, senza il voto favorevole degli altri nostri consiglieri, la delibera non sarebbe stata approvata”.
“Ieri sera, mercoledì 28 giugno – conclude la nota – si è svolta una riunione fra segreteria e gruppo consiliare del Pd, che si è conclusa con la riconferma del percorso delineato. Confidiamo che tale percorso sia in futuro rispettato, con la presa d’atto da parte dell’amministrazione della necessità, del resto evidente. di adeguati momenti di confronto con il partito che esprime metà del consiglio comunale. In tal caso riteniamo che l’episodio di lunedì rimarrà senz’altro isolato: l’idea di mettere in difficoltà l’amministrazione è assolutamente lontana dalle nostre intenzioni, anche se ovviamente dobbiamo rivendicare le nostre prerogative come partito”.