SESTO FIORENTINO – “Siamo sempre più sconcertati per la piega surreale che sta prendendo la trattativa per la cessione dei terreni. Dopo aver respinto l’offerta concordata prima dell’estate, sulla quale c’era piena sintonia tra tutti i creditori, DoBank ha deciso di riportare la trattativa indietro di diciotto mesi, avanzando richieste economiche fuori dalla realtà”. E’ quanto afferma il sindaco Lorenzo Falchi dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico a Roma sulla vertenza Ginori.
“La situazione è gravissima e siamo pronti ad appoggiare qualsiasi iniziativa vorranno intraprendere i lavoratori, ai quali ribadiamo la nostra solidarietà e vicinanza – dice il sindaco Falchi – A lasciare senza parole l’irresponsabilità con cui DoBank sta dimostrando di voler affrontare la vicenda, incurante delle conseguenze e dell’irrealtà delle proprie richieste. Su un punto siamo stati chiari e saremo sempre più chiari e irremovibili: la destinazione d’uso dei terreni non è in discussione e non sarà mai in discussione. Se qualcuno ha in mente qualche speculazione immobiliare, lo invitiamo a riconsiderare i propri progetti: nel futuro di Sesto c’è la Ginori, c’è il lavoro, c’è l’arte. Chi ha altre aspirazioni, si rassegni e rivolga altrove il proprio interesse”.