Bibliocult, a marzo tanti appuntamenti per i più piccoli

LASTRA A SIGNA – Proseguono le attività della biblioteca comunale di via Togliatti. Nel mese di marzo il calendario di eventi “Bibliocult” prevede ancora tanti eventi per adulti e bambini. Si parte sabato 3 marzo alle 16 quando le attività si trasferiranno al Museo Caruso per la rassegna “Bambini all’opera-A casa di Enrico”. Da una […]

LASTRA A SIGNA – Proseguono le attività della biblioteca comunale di via Togliatti. Nel mese di marzo il calendario di eventi “Bibliocult” prevede ancora tanti eventi per adulti e bambini. Si parte sabato 3 marzo alle 16 quando le attività si trasferiranno al Museo Caruso per la rassegna “Bambini all’opera-A casa di Enrico”. Da una vecchia valigia spuntano sorprese che il padrone di casa ha preparato per far scoprire con divertimento il museo e la sua storia. Alla fine dell’avventura, un regalo per tutti. Il laboratorio è riservato ai bambini dai 6-12 anni, per prenotazioni: 055 3270124.
Martedì 6 marzo alle 17 torna il filo di Arianna (ogni primo martedì del mese), maglia, uncinetto, ricamo, fai da te: chiacchierare e imparare scambiandosi idee ed esperienze (è possibile portare i propri strumenti di lavoro: gomitoli, ferri, uncinetto). Il programma prosegue martedì 13 marzo alle 17 con l’iniziativa per bambini dai 3 ai 5 anni Una valigia piena di storie, letture a cura della Biblioteca (informazioni e prenotazioni: 055 3270124) mentre venerdì 16 marzo alle 17 con Tutti all’Opera, la presentazione, con curiosità e aneddoti, delle opere liriche in programma al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino a cura di Silvano Sanesi. L’opera su cui si concentrerà l’incontro è l’Alceste di Christoph Willibald Gluck. Infine gli ultimi due appuntamenti saranno sabato 24 marzo alle 10.30 con La città dei fiori, laboratorio di costruzione di fiori e farfalle con materiali di riciclo per bambini dai 6 agli 11 anni e mercoledì 28 marzo alle 17 con il Circolo di lettura, l’appuntamento mensile per condividere idee ed emozioni sui libri, in questo caso su “Un nome di Paolo Ciampi”.