Baratti (FI) “Una Low Tax Area per l’economia e il commercio locale”

CALENZANO – “Low Tax Area” è la proposta avanzata dal consigliere di Forza Italia Daniele Baratti e che sarà presentata nel consiglio comunale del 15 marzo, per, dice, “rivitalizzare con una scossa l’economia e il commercio calenzanese”. “Ritengo – dice Baratti – che tra i compiti di una amministrazione comunale vi sia la promozione del […]

CALENZANO – “Low Tax Area” è la proposta avanzata dal consigliere di Forza Italia Daniele Baratti e che sarà presentata nel consiglio comunale del 15 marzo, per, dice, “rivitalizzare con una scossa l’economia e il commercio calenzanese”.

“Ritengo – dice Baratti – che tra i compiti di una amministrazione comunale vi sia la promozione del territorio e delle opportunità che esso può offrire allo sviluppo economico, anche attraverso la creazione delle migliori condizioni, affinché sia incentivata la nascita di nuove attività commerciali. Purtroppo il fenomeno della chiusura di negozi e uffici, attività artigianali caratterizza anche la nostra realtà come “testimoniato da molti locali vuoti, alcuni in prossimità del centro”.

Con la proposta di Low Tax Area, Baratti chiede di “prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili, importanti forme di agevolazioni fiscali fino a tre anni per coloro che decidono di intraprendere una nuova abttività o lo abbiano fatto da meno di un anno, occupando uno spazio di proprietà pubblica o privata a Calenzano. Altresì l’estensione a cinque anni nel caso vi sia l’assunzione di un dipendente (oppure l’entrata in società di un socio) obbligatoriamente residente a Calenzano”. Da questo, prosegue Baratti, “saranno escluse le grandi strutture di vendita ed i centri commerciali”.
Nella mozione, il consigliere chiede anche “l’impegno di valutare la possibilità e la fattibilità di favorire le condizioni per la nascita sul territorio del Coworking ovvero spazi condivisi da più professionisti indipendenti, seguendo le esperienze maturate in altre città d’Italia. Tutto questo senza dimenticarsi delle piccole attività già presenti sul territorio, che eroicamente continuano ad andare avanti, per le quali dobbiamo fare di più nei casi di comprovata crisi”.