Il bus che passava in orario… persino troppo. La lettera di un genitore

CAMPI BISENZIO – La precisione, parlando dei mezzi pubblici, è una caratteristica più che positiva. Ma a volte partire qualche minuto dopo potrebbe essere più utile. Questo il senso di una lettera scritta ad Ataf da un genitore di un alunno della scuola Garibaldi che per due volte ha perso il bus all’uscita, passato un […]

CAMPI BISENZIO – La precisione, parlando dei mezzi pubblici, è una caratteristica più che positiva. Ma a volte partire qualche minuto dopo potrebbe essere più utile. Questo il senso di una lettera scritta ad Ataf da un genitore di un alunno della scuola Garibaldi che per due volte ha perso il bus all’uscita, passato un po’ troppo presto.
Dopo un primo episodio nei giorni scorsi, “oggi sono andato a recuperarlo – scrive nella sua lettera – insieme ad altri compagni di classe i quali mi confermano che la campanella è suonata regolarmente alle 14, e che hanno visto passare il bussino 303 sula strada di lato alle 14,02 esatte. Ora, lasciamo fare che il bussino doveva arrivare alle 14.04 come da orario da voi affisso, e che quello successivo è alle 14.50… ma è possibile che l’autista passi addirittura in anticipo? Se è un bussino che fa servizio scolastico (S), non si rende conto che alla fermata ancora non c’è nessuno? Ora credo che non serva un decreto amministrativo per sensibilizzare il vostro personale su quella linea, non oso chiedere di spostare l’orario a 5 minuti dopo… sarebbe troppo, ma almeno partire in orario? Immagino che quando furono fatti questi orari qualcuno andò a vedere a che ora sarebbero uscita la clientela? O no?”.