CALENZANO – Visibilmente emozionato Riccardo Prestini, candidato sindaco del Centrosinistra della coalizione il Partito Democratico, il Partito socialista e la lista Calenzano Futura (gruppo nato dall’incontro di Calenzano 2020 e espressioni del volontariato e della società calenzanese), si è presentato questa mattina all’assemblea che si è tenuta alla Casa del popolo di Calenzano.
Prestini, attuale assessore della giunta Biagioli, dal 1975 all’interno dell’amministrazione comunale di Calenzano con ruoli diversi, ha parlato di unità e di chiusura di un ciclo e dell’apertura di una fase nuova, ma ha detto “abbiamo bisogno di creare le condizione che non mettano in discussione questo ciclo. Questo processo virtuoso che ha portato Calenzano al punto non deve essere interrotto”. Continuazione, perché, ha detto “la stabilità è essenziale” e questi anni sono stati “un buon governo che ha trasformato Calenzano in città ordinata, dinamica e accogliente”.
“Non possiamo adagiaci su quanto è stato fatto – ha detto Prestini – ma portare avanti in coerenza con il passato nuovi progetti. Dobbiamo costruire un nuovo pezzo di futuro”.
Prestini ha poi rimarcato la necessità di “unire le forze”. “Unità – ha detto lanciando un appello – al di là delle divisioni. Unità che deve consentire attraverso la franca discussione il percorso di innovazione della nostra cittadina”. Prestini ha poi sottolineato la necessità non solo di costruire “nei prossimi anni un altro pezzo di Calenzano” ma, ha detto “far crescere un’altra classe dirigente” e ha fornito qualche indicazione sulla sua campagna elettorale che punterà sul “contributo di tutti”, il “confronto costante” e “il contatto con i cittadini”.
Ad annunciare la candidatura di Prestini il segretario del PD Paolo Santini, il segretario dei Socialisti Alessandro Corti ed Enrico Panzi per la lista Calenzano Futura.
Santini ha sottolineato l’”orgoglio di aver trovato i compagni giusti” e “rinnovato un patto di coalizione non scontato” perché “tante le cose che ci uniscono”.
“Con Alessio Biagioli – ha detto Corti – si conclude un lungo cammino iniziato con Carovani. Calenzano è cresciuta in meglio grazie alla competenza dei sindaci e quindi su questo è ricaduta scelta. Il compito difficile perché dovrà essere un incubatore della prossima classe dirigente”.
Panzi ha sottolineato che “la strada scelta è stata quella dei tavoli di confronto” e ha ribadito “dobbiamo cercare quello che abbiamo in comune” e “recuperare un modo corretto di fare politica”.
Molti sostenitori, alcuni consiglieri PD e Irene Padovani, unico volto, insieme a quello di Prestini dell’attuale giunta comunale e naturalmente presente anche il sindaco Alessio Biagioli.
